Silvia Persico bronzo mondiale che brilla

Federica Sorrentino |

Il ciclismo bergamasco brilla di bronzo nel cielo iridato d’Australia grazie al terzo posto in volata ottenuto da Silvia Persico nella gara in linea sul traguardo di Wollongong. Nuova campionessa del mondo, che succede a Elisa Balsamo, è Annemiek Van Vleuten, la quale corona una stagione fantastica che l’ha vista vincere Giro, Tour e Vuelta oltre al Campionato Mondiale. E’ un bronzo prestigioso quello conquistato da Silvia Persico, portacolori di Valcar-Travel & Service, preceduta dalla belga Lotte Kopecky, che ha messo la sua ruota d’un soffio davanti a quella della ciclista di Cene nel gruppo inseguitore in cui erano presente anche Elisa Longo Borghini, decima, e la neozelandese Niamh Fisher-Black, che si è aggiudicata il titolo mondiale Under 23.

L’olandese Van Vleuten è partita in contropiede all’ultimo chilometro, guadagnando un margine sufficiente a imporsi, quasi senza riuscire ad alzare le braccia, avendo un gomito fratturato dopo la caduta dell’altro giorno rimediata nella partenza della team relay. Soddisfazione per Silvia Persico, classe 1997 di Cene già medaglia di bronzo ai Mondiali di ciclocross lo scorso inverno a Fayetteville.

“E’ stata una corsa dura – commenta Silvia subito dopo l’arrivo -. Sulle ulltime due ascese ho sofferto tanto. Sono riuscita a tenere la ruota delle più immediate inseguitrici e una volta riprese le prime non pensavamo certamente al numero di Annemiek, che ha sofferto tanto quanto la sottoscritta in salita. Io la davo indietro.. invece eccola sbucare all’improvviso. Non avevo le gambe per andarle dietro. Per la volata sapevo che Lotte era l’avversaria più pericolosa. Ho preso la sua ruota, ma non sono riuscita a superarla.”

Contenta di questa medaglia? “Sicuramente. Ripaga del lavoro fatto da tutta la squadra. E’ stato un gruppo fantastico e la prima cosa che ho detto alle mie compagne una volta tagliato il traguardo è stato che mi dispiaceva di non essere riuscita a fare meglio. Per me sitratta della conclusione di una stagione fino ad oggi fantastica.”

Il CT Paolo Sangalli è soddisfatto: “Su un percorso simile sinceramente non potevamo fare di più di quello che abbiamo fatto. Elisa Cecchini e Vittoria Guazzini sono state abili a tenere la corsa fino a due giri dal termine. Poi era giusto che rendessimo la gara più dura possibile, perché portare in volata la Vos sarebbe stato un suicidio. Silvia è stata brava a resistere nei giri finali, così come Elisa Longo Borghini, che ha provato più volte a lasciare tutte. Quando corri contro un talento come quello dell’olandese, in grado di sfruttare oltre alle sue grandi doti fisiche anche una consolidata esperienza, può accadere quello che è accaduto oggi. Siamo ancora sul podio, credo che questo sia un ottimo risultato”.

L’intervista dell’ufficio stampa Federciclismo a Silvia Persico

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