“A dream on water” il claim scelto dal Venezia per celebrare il ritorno in serie A. Festeggiato “in water” da Giorgio Altare. Perché il difensore bergamasco, alla seconda promozione consecutiva dopo quella con il Cagliari, si è tuffato in Laguna ed il video ha già fatto il giro del web. Classe 1998 valdimagnino di Selino Alto, è stato inserito dal tecnico Paolo Vanoli nell’ultimo spezzone della finale play-off di ritorno di domenica seraal “Penzo” contro la Cremonese. Dopo lo 0-0 dell’andata allo “Zini”, ci ha pensato il danese Gytkjær a regalare, dopo due anni di “purgatorio”, il massimo campionato agli arancioneroverdi (1-0, anche se sarebbe bastato anche un pareggio in virtù della miglior posizione in regular season, terza contro quarta). Soddisfazione doppia peraltro per Altare, cresciuto tra Valle Imagna e Pontisola e che il Milan aveva fatto maturare anche attraverso una stagione alla Virtus Bergamo guidata da Armando Madonna. Poi Feralpi Salò e Olbia (43 presenze e tre gol) dove cattura le attenzioni del Cagliari e resta in Sardegna. Con i rossoblù biennio (45 presenze, 2 reti) e nuovamente cadetteria con il Venezia. Che, proprio grazie alla promozione, diventerà proprietaria dell’intero cartellino.
Oltre a Giorgio, c’è un altro piccolo tassello “bergamasco”. Il direttore sportivo Filippo Antonelli, dopo aver portato il Monza di Galliani in serie A proprio grazie ad un gol di Gytkjær il 29 maggio 2022, si gode un altro capolavoro. Lui, da giocatore, esterno offensivo, aveva accarezzato il grande salto con l’AlbinoLeffe passato proprio prima dei play-off da Elio Gustinetti ad Armando Madonna, all’epoca allenatore della Primavera seriana. A spezzare il sogno il Lecce di Elvis Abbruscato nel 2008. Quel sogno che per Antonelli sarebbe stato solo rimandato e poi coronato, fin qui, per quattro volte.
Il difensore bergamasco Giorgio Altare in maglia bianca durante i festeggiamenti per la promozione in A (credits: Venezia FC/Fb)
