Giro d’Italia sesta volta a Selvino

Federico Errante |

Notti rosa, in Provincia uno spettacolo nello spettacolo. Bergamo si prepara ad ospitare l’arrivo della tappa numero 15 del Giro d’Italia 2023, il numero 106. A corollario si stanno allestendo una serie d’eventi e d’appuntamenti che culmineranno venerdì 19 in Roncola e sabato 20 a Selvino, due dei passaggi-chiave della corsa in rosa di domenica 21 maggio. La presentazione, presso la splendida biblioteca (oltre 4000 libri disponibili ndr) intitolata a Nerio Marabini a Seriate, con Paolo, figlio del compianto storico presidente dell’Unione Ciclistica Bergamasca, ideatore dello spazio a fare magistralmente gli onori di casa. 

“Selvino e Roncola – ha detto il giornalista – sono due località iconiche che rappresentano una meta di passaggio quasi obbligata per tutti i corridori. La seconda volta sulla Roncola, a 40 anni dal 1983 quando vinse Giuseppe Saronni con la maglia di campione iridato addosso. La sesta a Selvino, in una serie cominciata nel 1969 con il successo di Dancelli. Poi nel 1976 quando vinse Gimondi su Mercx, nel 1988 quando il Giro andrò all’americano Andrew Hampesten. Poi le memorabili e più recenti edizioni nel 1995 con la cronoscalata vinta dallo svizzero Tony Rominger con 200 mila persone lungo la salita mentre nel 2017 con il francese Pierre Roland e 500 mila persone sulle strade della Provincia per una delle tappe più seguite di sempre”. Così Marcello Grigis, in rappresentanza di Selvino: “Nel 2017 una bellissima esperienza con l’edizione del Centenario per la quale avevamo preparato la Notte Rosa. L’idea è quella di riproporre una serie di eventi senza dimenticare il rifacimento del murale di 40 metri. Un chilometro e mezzo in rosa con concerti, artisti di strada, tutto all’insegna dell’intrattenimento”. Augusto Rota, assessore al Turismo di Roncola, ricorda il 1983: “La tappa, la selezione. E credo che anche stavolta andrà cosi dato che i 6 chilometri di salita non concedono respiro. Non siamo Selvino, ma organizzeremo per essere all’altezza. Soprattutto al campo sportivo. Siamo un attimo in ritardo causa lavori di asfaltatura, ma ci faremo trovare pronti” A proposito di Roncola, altro motore è quel vulcano d’idee e dinamismo che risponde al nome di don Andrea Pedretti: “Il ciclismo è un’icona di vita. Per i nostri paesi questa è un’opportunità d’oro per farsi conoscere ed apprezzare. Abbiamo bisogno di tutto ciò per non morire: se non si lavora insieme, significa aver fallito miseramente. La chiesa di Roncola, dal 13 al 21 maggio, verrà illuminata dai led in rosa per un effetto decisamente spettacolare”. E proprio ai comuni arriva una piccola frecciata da parte di Giovanni Bettineschi, presidente di Promoeventi: “Se tutti quelli interessati dessero poco, ma anche qualcosa… La nostra fortuna è quella d’avere un rapporto consolidato con Rcs che a sua volta sa di andare sul sicuro quando sceglie Bergamo per un passaggio o un arrivo, come in questo caso”. La chiosa finale invece è tutta dedicata ad un parterre de roi con molti assi che hanno fatto grande l’universo delle due ruote: da Dino Zandegù a Mirko Gualdi, da Gibì Baronchelli ad Attilio Rota fino ad Ennio Vanotti. Bergamo c’è. Con la sua storia, la sua tradizione, i suoi campioni. Di ieri e di oggi. Per essere protagonista, sempre e comunque. 

La presentazione degli eventi programmati a Selvino in occasione del passaggio del Giro d’Italia (credits: Pernice Editori)

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