Altro che scampoli di calcio di fine stagione. Assistere ai supplementari di Olanda-Croazia, che hanno promosso con merito la nazionale con la maglia a scacchi alla finale di Nations League, ha permesso di rivedere bel gioco e campioni non più in tenera età eccellere. Come il quasi trentottenne Modric, che ha chiuso i conti infilando il penalty e fissando il risultato sul 4-2, dopo che Petkovic, arma offensiva tenuto in panchina nei tempi regolamentari, aveva riportato in vantaggio i croati che si erano fatti raggiungere sul pareggio in pieno recupero. O Perisic, sembrato un ragazzino pronto a scappare in avanti sulla fascia sinistra. Ebbene, in questo quadro, Pasalic ha vinto il duello a distanza con Koopmeiners, il quale ha pagato lo scotto della scelta, presuntuosa e scellerata di Koeman, di lasciare fuori De Roon, salvo fargli giocare gli ultimi 15 minuti. Pasalic ha giocato nel modo in cui spesso Gasperini lo ha utilizzato nel 3-4-2-1, segnando il gol del sorpasso nel secondo tempo e centrando la traversa sul 3-2, prima che Petkovic si procurasse il calcio di rigore che ha chiuso i giochi. Di certo, l’Olanda con De Roon in campo avrebbe avuto bel altro assetto. L’Atalanta di Gasperini offre la soluzione su un piatto d’argento, Koeman non la considera e paga la scelta sbagliata.
L’abbraccio di Mario Pasalic ai compagni di squadra della Croazia (credits. UEFA EURO 2024)
