1.620 minuti (più recupero) per tornare in Europa

Fabio Gennari |

Mancano 1.620 minuti (più recupero) alla fine del campionato. Sono 18 partite, gli unici impegni ufficiali rimasti per l’Atalanta dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia. Gare importanti, da sfruttare al meglio per raggiungere ancora una volta la qualificazione alle Coppe Europee. E guardando ai 38 punti di oggi, al terzo posto in coabitazione con Lazio (davanti per differenza reti) e Milan (dietro per lo stesso motivo, in attesa degli scontri diretti), l’equazione è semplice: sono 1.620 (più recupero) i minuti che separano la Dea dal sogno Champions League. 

Sampdoria a parte, tutte le squadre sono da affrontare. A Bergamo delle big impegnate al vertice deve arrivare solo al Roma, contro Milan, Inter, Lazio e Napoli si gioca fuori mentre l’altra sfida interna con la Juventus, a meno di una riabilitazione dei bianconeri dal -15, non rappresenta uno scontro diretto per l’Europa. Il percorso non presenta particolari momenti critici, con la Lazio ad esempio si gioca già l’11 febbraio mentre a Milano dai rossoneri che vivono un momento pesante sul piano del gioco e dei risultati si va a fine mese, il 26 febbraio. A Napoli, contro i fortissimi campani che dominano il campionato, l’Atalanta giocherà il prossimo 11 marzo, l’unica doppia sfida un po’ tosta in calendario arriverà tra il 16 e il 23 aprile con la trasferta di Firenze e la gara interna contro la Roma mentre Inter – Atalanta del 26 maggio, penultima di campionato, potrebbe essere molto meno decisiva di quanto non possa sembrare sulla carta. 

Tanti impegni, nessuna squadra da sottovalutare per un percorso che senza Coppe permetterà di giocare quasi sempre una volta per settimana (unica eccezione il 3 maggio con lo Spezia a Bergamo) con una sosta per le nazionali prevista il 27 marzo. Il segreto per approcciare al meglio tutte queste gare è cercare di pensare solo al prossimo avversario, senza fare tabelle e senza preoccuparsi troppo della classifica almeno fino alle ultime 9-10 sfide. Per andare in Europa serve continuità, dopo un girone di andata chiuso a 35 punti si può ipotizzare che tra i 65 e i 70 punti l’Atalanta abbia davvero la possibilità concreta di fare le Coppe l’anno prossimo e in attesa di capire quanto durerà il sogno di agguantare uno dei 4 posti che valgono la Champions League è bene guardarsi anche dietro: il vantaggio sulla settima, oggi l’Udinese, è di 9 punti. Il Torino, ottavo, è a 11 punti di distanza quindi il margine è decisamente importante: primo obiettivo? Mantenerlo tale. 

Gasperini ha a disposizione 18 partite per riportare l’Atalanta a giocare una coppa europea (Ph: A.Mariani)

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