Quando un 52mo posto vale una vittoria. E’ questo il sapore unico che lascia in dote a Martina Bellini il debutto assoluto in Coppa del Mondo a Lahti, in Finlandia. Perché ben oltre il responso del cronometro, c’è un’atleta che ha vissuto e sta vivendo il suo sogno ad occhi aperti. Un sogno che ha rischiato di rimanere imbrigliato più volte nel timore di non essere all’altezza, di non riuscire a compiere lo step per salire sul palcoscenico con i “grandi”. Risultati più che discreti anche in Coppa Europa, eppure sempre quel senso di restare un’incompiuta per la 23enne portacolori dell’Esercito. Poi la svolta e il pensiero che si focalizza sulla prestazione anziché sull’ossessione del risultato. Un meccanismo psicologico infido, una trappola che ha tarpato le ali all’azzurra nata e cresciuta nello Sci Club 13 Clusone sotto lo sguardo del compianto Beppe Barzasi, un’indimenticabile colonna del fondo azzurro. L’Olimpiade di Pechino che sfugge, ma è in quel frangente che lo sconforto si trasforma in reazione, nella sanissima rabbia agonistica per far scattare la sospiratissima scintilla. A Schilpario il successo in Coppa Italia nella 15 km TC di metà febbraio più che per il gradino più alto del podio, pesa soprattutto perché si trasforma nel pass verso un desiderio coltivato fin dalle prime volte sugli sci. La “prima” nel gotha del fondo diventa realtà in una delle località per eccellenza della disciplina. Lahti, infatti, ha il potere di lasciare soltanto sullo sfondo un piazzamento letteralmente travolto dal fiume d’emozioni che ha riempito il cuore di Martina: “Mi sono sentita realizzata come poche altre volte nella vita – sorride, ripensandoci -. La convocazione è stata una liberazione, l’esordio non un punto d’arrivo bensì una partenza. Da bambina guardavo quel tipo di competizione (la 10 km in classico) in tv, stavolta c’ero io. Tutto incredibile. Ho apprezzato ogni istante, comprese le paure e i timori. Mi sono trovata fianco a fianco con i miei idoli. Sensazioni fortissime che mi hanno trasmesso una carica che fatico a raccontare”. Sabato, intanto, arriva il bis in Coppa del Mondo ad Oslo (Norvegia) con una 30 km mass start: “Una prova durissima – spiega Bellini -, che però considero un regalo e un’occasione fantastica per fare esperienza. Non posso che ringraziare chi mi ha dato quest’altra chance e chi, soprattutto, ha sempre creduto in me anche nelle fasi più difficili. Correrò anche per loro”.
Debutto assoluto per Marta Bellini in Coppa del Mondo a Lahti (credits: FISI)