Il 2 settembre 1973, sulla collina del Montjuich, l’altura che domina Barcellona, Felice Gimondi trionfava al campionato del mondo nella prova in linea su strada. In occasione del cinquantennale della indimenticabile vittoria iridata, la comunità bergamasca ha deciso di onorare la memoria del grande e indimenticabile campione attraverso una serie di eventi commemorativi, che avranno il loro fulcro in Piazza Dante a Bergamo, dove saranno esposte otto biciclette legate ad altrettante vittorie del campione, unitamente alla prima storica bicicletta da corsa, datata 1900, e a quella usata nel primo campionato del mondo dilettanti vinto da un corridore italiano, il milanese Libero Ferrario nel 1923. Il momento clou delle due giornate è rappresentato dallo scoprimento della scultura di Emiliano Facchinetti, che troverà poi collocazione definitiva in uno spazio pubblico cittadino. Ideatori dell’evento Giampaolo e Aurora Sana, direttrice del Museo del Falegname “Tino Sana”, insieme a Norma Gimondi e agli architetti Cesare Rota Nodari e Massimo Bottecchia. Alla cerimonia inaugurale, in programma alle 11 del 2 settembre, interverranno Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Lara Magoni e Giovanni Malanchini, sottosegretario allo sport e consigliere della Regione Lombardia, Roberto Perico, responsabile direzione territoriale Banco BPM, e i giornalisti Paolo Marabini e Ildo Serantoni, i quali alle 17 racconteranno in una tavola rotonda aneddoti e ricordi legati alla vita e alla carriera di Felice Gimondi. La giornata si concluderò con la rilettura serale, a cura di Lorenzo Bonanno, del romanzo “La vita a pedali” di Paolo Aresi. Il 3 settembre, dalle 10 alle 19, sarà possibile visitare l’esposizione dei cimeli e la scultura dedicata a Felice Gimondi.
Una foto d’archivio che ritrae Felice Gimondi con la maglia iridata conquistata nel 1973