Volley

Italia-Bulgaria Amarcord Volley Bergamo

19 Agosto 2023

Federico Errante

Si scrive Italia-Bulgaria, si legge “Volley Bergamo”. In un rigoroso e romantico amarcord. Con un pizzico d’innegabile nostalgia. L’Europeo femminile, oltre a Stefano Lavarini al timone della Polonia, è l’ennesimo certificato di qualità dei tecnici che si sono succeduti – molti dei quali hanno lavorato insieme – contribuendo ad arricchire lo straordinario palmares rossoblù. Detto di Lavarini, al timone per l’ultimo trofeo (la Coppa Italia del 2016 ndr), Mazzanti contro Micelli ha avuto le sembianze del confronto tra il maestro e l’allievo. Nel vero senso della parola. Tanto che nel 2002 “Micio” era in cattedra quando Mazzanti stava per diventare allenatore di terzo grado. “Perché non vieni a farmi da vice a Corridonia in A2?”, la proposta. “Assolutamente sì” la risposta di colui che nel 2011 avrebbe portato a Bergamo lo scudetto e la Supercoppa Italiana. Nel solco di un collega che, dal canto suo, aveva guidato la Foppapedretti sul tetto d’Europa nel 2008-2009 e nel 2009-2010. Il primo di Urbino, il secondo di Marotta. Proprio come il suo vice Matteo Bertini, un altro allenatore che ha lasciato il suo segno all’ombra delle mura venete (nello staff dal 2007 al 2010 ed head coach nel 2018-2019). Predestinati, destini, amicizie, legami e scherzi del destino. O meglio, faccia a faccia speciali su una ribalta con pochi pari. Esattamente come certi rapporti che nascono e crescono sotto rete. Stasera, a Monza, a dirla tutta, sotto rete c’è stato ben poco da dire. Troppo ampio il divario tra le campionesse d’Europa e le bulgare (3-0; 25-16 25-17 25-13) con il nostro ct che conferma, più che giustamente, ancora una volta l’immarcabile Antropova in posto 2. Poi nel secondo periodo concede campo a Bosio (per Orro in regia), a Squarcini (per Danesi al centro), a Nwakalor (per Antropova) e ad Omoruyi (per Pietrini). Nel terzo parziale è un’altra che è stata svezzata al Palasport cittadino, la capitana Myriam Sylla a dare la spallata alle avversarie – con la solita implacabile Antropova “partner in crime” –  consentendo al timoniere marchigiano di riproporre la rotazione con la panchina. Gestione impeccabile, a prescindere da ciò che talvolta si starnazza sui social. Altrettanto vero che Romania, Svizzera e Bulgaria sono da derubricare alla stregua di tre allenamenti un po’ più robusti. Ma il percorso di crescita passa anche da come si affrontano e si archiviano test di questa portata. Prossimi impegni per le azzurre in agenda per martedì 22 e mercoledì 23 (ore 21) a Torino contro Bosnia Erzegovina e Croazia. 

Davide Mazzanti coach della Italvolley femminile (credits: Fipav)