Le sei vittorie esterne nel primo turno di serie A, combinate con la caduta della Lazio nella calura salentina e le fatiche della Roma nel teatro dell’Olimpico, sembravano avere fornito prime chiare indicazioni. Che alla riprova della seconda giornata di un agosto torrido, e con il calciomercato a rendere ancora più alta la pressione, non sono state del tutto confermate dai fatti. Il Napoli campione e le due milanesi bombardano e asfaltano, dimostrando di avere trovato già un discreto assetto, sufficiente a garantire successi confortanti e a non soffrire, come per esempio ha fatto la Juventus. I bianconeri hanno giocato due tempi dei quattro disputati, il primo a Udine valso vittoria e tre punti e il secondo in casa con il Bologna, evitando la sconfitta per merito di Vlahovic (al quale qualcuno avrebbe preferito Lukaku, fattosi dirottare alla corte di Mourinho) e dell’infelice connubio tra arbitro e Var, che non hanno visto un penalty apparso netto anche dalla stazione spaziale e perciò sospesi. Il Verona si ritrova a punteggio pieno, sia perché si è messo a correre e ripartire, sia per prodezze difensive e legni benevoli. Monza e Frosinone si sono riprese dalle rispettive sconfitte all’esordio. Inaspettata la vittoria dei laziali di Di Francesco che hanno approfittato di un’Atalanta sottotono, entrata in partita solo nella ripresa è troppo imprecisa, per fare festa allo Stirpe e dare ragione a Gasperini, secondo il quale tutto è diventato più difficile e gli impegni vanno assolti con la testa e le gambe al massimo del rendimento. La Fiorentina si è fatta fermare e ridimensionare dal Lecce dopo avere dominato il Genoa, che con super Retegui è andato a riprendersi punto e onore contro la squadra di Sarri, al quale la 100esima panchina è andata indigesta perché i suoi non sono riusciti letteralmente a metterla dentro. Se la Lazio è al palo, anche in termini di punti in classifica, la Roma non sorride per un attacco impreciso e una difesa ballerina. Piccoli passi per la Salernitana, che ha rimontato due gol ai giallorossi capitolini e uno all’Udinese con cui ha diviso la posta. Empoli e Sassuolo sono quelle che sembrano palesare le difficoltà maggiori.
Osimhen trascinatore dei campioni d’Italia con tre reti nelle prime due giornate (credits: SSC NAPOLI)