Da allenatori di club si sono affrontati nel segno della stima e del rispetto reciproco. Hanno duellato dal lontano 2008 con risultati alterno, sfidandosi appieno sul piano tattico. Nella passata stagione l’uno, Gian Piero Gasperini, ha vestito la maglia rosa nella prima parte di campionato; l’altro è uscito prepotentemente alla distanza con una squadra da favola che si è cucita sul petto il primo scudetto dopo il doppio tricolore dell’era Maradona. Gasperini, nonostante le sirene del golfo di Napoli, è rimasto saldamente sulla panchina dell’Atalanta, che guida per l’ottava stagione dopo averla riportata in Europa. Spalletti, dopo avere conquistato la gloria, si era ripromesso un anno sabbatico e si è ritrovato a sostituire il Mancini d’Arabia. Diventato commissario tecnico in corsa, ha preso le misure degli azzurri e tenuto in corsa l’Italia per la fase finale dell’Europeo. Chiamando a se’ Giorgio Scalvini, affidandogli la maglia da titolare e ritrovandosi con un difensore tanto giovane quanto con l’atteggiamento di un veterano. Spalletti è stato a trovare Gasperini a Zingonia, visitando il Centro Sportivo Bortolotti, dove i talenti crescono in fretta e le missioni di recupero dei giocatori vanno in porto grazie a Gasperini. I due allenatori avranno parlato di Gianluca Scamacca e non solo, perché nella rosa atalantina ci sono sempre Rafael Toloi campione d’Europa, l’esterno Matteo Ruggeri che tanto bene ha fatto con l’U21, Marco Carnesecchi che attende il suo momento, fino a Davide Zappacosta, che ha indossato la maglia azzurra l’ultima volta cinque anni fa. Intanto, l’abbraccio e la stretta di mano di due uomini guida sancisce un legame saldo tra Atalanta e Nazionale italiana.
Il ct Luciano Spalletti ha fatto visita al Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia e incontrato Gian Piero Gasperini (credits: atalanta.it)