Calcio

La Dea galoppa a sinistra grazie a Matteo Ruggeri

22 Settembre 2023

Fabrizio Carcano

L’Atalanta galoppa a sinistra grazie alle sgroppate di Matteo Ruggeri, titolare intoccabile in questo avvio di stagione con cinque gare su cinque dal primo minuto. Il 21enne laterale sinistro di Zogno, prodotto del settore giovanile nerazzurro, è una delle rivelazioni di questo inizio di stagione. Di lui si parla sempre troppo poco, oscurato dall’impatto realizzativo di De Ketelaere e Scamacca, ma il ragazzo della Val Brembana si avvia a diventare uno dei migliori nel panorama nazionale sulla corsia sinistra. Ha il vantaggio di essere un mancino naturale, ha corsa, ha un fisico da corazziere che lo aiuta nei duelli, ha velocità, ha cross. Ne ha già piazzati tre vincenti in questo avvio di stagione, pennellando palloni sopra le teste dei vari De Ketelaere, Scamacca o Ederson. Senza contare i legni colpiti dagli attaccanti sui suoi cross da sinistra. Ha un solo difetto, gli manca qualcosa in fase offensiva, letteralmente non attacca l’area e infatti a 21 anni non ha ancora segnato un gol da professionista. Ma su questo sta già lavorando il maestro d’ascia calcistisca Gian Piero Gasperini, che nelle lunghe leve del giovane Ruggeri ha sempre creduto: nell’estate 2020 lo aveva aggregato alla prima squadra appena 18enne, per poi farlo esordire a novembre in Champions contro il Liverpool e in campionato dal primo minuto contro l’Inter. Un anno e mezzo fa, dopo il ritorno dal prestito alla Salernitana, è stato Gasp a trattenerlo, bloccando un suo nuovo prestito a Salerno: qualche mese ‘in cantiere’ a Zingonia, poi da gennaio una maglia da titolare a sinistra, fino a marzo, fino al grave infortunio muscolare che ha chiuso il suo campionato anticipatamente. Rimandandone l’esplosione di qualche mese.

“Ruggeri quest’anno, ha già fatto molti cross di questa qualità che hanno determinato dei gol. È il vantaggio di avere un giocatore mancino come lui. Contro il Rakow è stato molto bravo per continuità di azione, è venuto fuori molto di più che nel primo tempo. Prima osava poco, ma è un ragazzo giovane che sta crescendo di partita in partita. La testa di Ederson non l’ha pescata a casaccio”, ha spiegato giovedì sera il tecnico dopo il successo contro il Rakow, elogiando il ragazzo brembano che può ancora crescere tanto.

La strada da seguire l’ha tracciata cinque anni fa Robin Gosens, che nel suo primo anno a Bergamo segnò un solo gol (e il tedesco allora 23enne aveva due anni più dello zognese): se Ruggeri impara ‘a fare il Gosens’, se impara a farsi trovare pronto sul lato opposto dell’area, allora oltre ai cross infilerà anche i gol…

Matteo Ruggeri, sempre titolare nelle prime cinque gare ufficiali, quattro in campionato e una in Europa League (Ph: Alberto Mariani)