Gasperini chiede continuità e niente distrazioni

Eugenio Sorrentino |

Alla vigilia della prima gara del girone di ritorno e all’indomani del 65esimo compleanno, Gian Piero Gasperini non ha esitato a ribadire, nel corso della tradizionale conferenza stampa, di avere ancora sogni del cassetto e sperare di trovare sempre situazioni condivise per realizzare traguardi importanti. E nel contempo allontanare le voci di una sua candidatura alla panchina della Juventus. “Sarebbe bellissimo raggiungere il massimo risultato possibile in questa stagione”. La zona Champions è alla portata di questa Atalanta, che certamente non intende prendere sottogamba la Sampdoria, sempre difficile da affrontare, sottolinea Gasperini. “Sono tre punti importanti per Atalanta. Vedendo le loro ultime prestazioni, siamo consapevoli che la partita va affrontata e giocata bene”. Con la Samp Gasperini ritrova Zapata, restano indisponibili solo Zappacosta e Palomino, impegnati a recuperare dai rispettivi infortuni ai flessori.

Margini di crescita? Ci sono, eccome, come pure certezze e convinzioni in più. “Credo che la squadra dopo la sosta abbia recuperato appieno la sua identità migliore, dimostrandosi capace di ripartire nel corso delle ultime partite. Siamo sicuramente in un buon momento e vogliamo continuare su questa strada”. Gasperini si dice soddisfatto anche della difesa. “Subiamo poco, poi magari succede qualche episodio dovuto a perdita momentanea di attenzione. Due tre dei gol subiti con la Juve li abbiamo presi su palla ferma (rigore e punizione). Importante è essere tornati a fare molti gol e la difesa resta solida”.

All’andata a Genova con la Sampdoria Lookman segnò il suo primo con la maglia dell’Atalanta. Il suo impatto sulla squadra? Lui ha dimostrato subito di essere un giocatore capace di una crescita importante. Altrove era impiegato più sull’esterno, all’Atalanta sta facendo vedere le sue caratteristiche migliori. Bravo Congerton a individuarlo”. Detto di Maehle, che a Torino ha ritrovato il gol e Gasperini giudica molto duttile, convinto che può fare bene in mezzo al campo, l’attenzione si sposta su Boga, che ha disfatto le valigie proponendosi in modo positivo nel suo ruolo naturale. “Boga è stato seguito a lungo dall’Atalanta, poi quando è arrivato lo scorso anno le sue prestazioni non sono state all’altezza delle aspettative. Penso che il peso più grosso per Boga sia stata la grande valutazione economica che gli è stata attribuita. Si è supposto che potesse sostituire Gomez, ma di simile hanno solo la statura, per il resto sono due giocatori completamente diversi. Io mi aspetto che lui verticalizzi di più, cerchi la profondità, giochi più vicino all’area perché dotato di dribbling ed è uno dei pochi che in poco spazio riesce a creare superiorità numerica. E’ chiaramente un giocatore d’attacco. Con la Juve nel primo tempo ha toccato tanti palloni sembrando molto appariscente, mi è piaciuto invece nel secondo tempo quando è entrato in area di rigore risultando determinante. Non era così vero che lui dovesse andare via. Qualunque allenatore vorrebbe avere nella prima rosa un giocatore con le sue caratteristiche. Resta il fatto che non è adattabile in altri ruoli. A lui chiedo di diventare concreto, nell’assist, facendo gol, con i rigori o i calci di punizione. Ed è ciò che è riuscito a fare nelle ultime partite”.

Gian Piero Gasperini durante la conferenza stampa al Centro Sportivo Bortolotti (credits: atalanta.it)

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