C’era un tempo in cui il fotografo seduto a bordo campo fissava con l’obiettivo della macchina analogica i momenti salienti della partita di calcio. Una media di 300 scatti per volta per una decina di rullini che dovevano essere sviluppati per scegliere le immagini migliori da stampare e inviare al giornale per la pubblicazione. Oggi, con le macchine fotografiche digitali di scatti se ne producono 3.000 e più a partita e il bluetooth consente di condividerle sul computer e inviarle a destinazione nel giro di pochi minuti. Volendo, anche in pochi secondi. Paolo Magni, fotografo di professione, ha vissuto la transizione dall’analogico al digitale nei suoi quarant’anni di presenza allo stadio. Ha seguito l’Atalanta producendo un archivio vastissimo di istantanee, una selezione delle quali è stata racchiusa nel libro dal titolo emblematico “Obiettivo Atalanta” (Bolis Edizioni). Paolo Marabini, giornalista de La Gazzetta dello Sport, che ne ha ospitato la presentazione alla Biblioteca dello Sport “Nerio Marabini” di Seriate, lo ha definito “un affascinante viaggio per immagini” quello intrapreso da Paolo Magni, che ha immortalato i momenti più belli della storia atalantina, quelli fatti di volti, gesti ed espressioni visti da un inviato in prima linea. Non ha iniziato subito con il calcio, essendosi dedicato a documentare gli sport motoristici, come ricorda Pier Carlo Capozzi nella lunga e dettagliata cronistoria di vita del fotografo Paolo Magni. Suo il ritratto di Gilles Villeneuve prima che il pilota Ferrari incappasse nell’incidente mortale nel maggio 1982. Atalanta, tanta Atalanta, ma non solo. Perché celebri sono state pure immagini prodotte in altri contesti calcistici, dove nel tempo gli è stato chiesto di svolgere servizi dai giornali e dalle agenzia per cui ha lavorato. Sempre con grande professionalità. Ma il cuore bergamasco è fatto di emozioni. Lo conferma la scelta della foto di copertina, un gesto di esultanza di fronte alla curva nord di Chicco Pisani e Maurizio Ganz, autore del primo gol dell’ultima partita di serie B, stagione 1994-95, finita 2-1 contro la Salernitana, successo che valse la promozione dell’Atalanta. Dai voli plastici dei portieri ai corpo a corpo tra Osti e Maradona e tra Carrera e Baggio, dalle acrobazie in campo alle urla in panchina, dagli abbracci e strette di mano dei presidenti alle esultanze tra passato e presente, fino alle scenografie da stadio. Immagini frutto di magistrale arte fotografica, articolate con la sapiente regia del giornalista Pier Carlo Capozzi per un racconto che trasmette le stesse emozioni di quanto si sfoglia un album di famiglia. D’altronde, non a caso di dice “vado all’Atalanta”.
Paolo Marabini, Maurizio Ganz, Pier Carlo Capozzi e Paolo Magni alla presentazione di “Obiettivo Atalanta” alla Biblioteca dello Sport “Nerio Marabini” (Ph: Pernice Editori)