E’ durata 20 mesi l’esperienza all’Atalanta di Lee Congerton, il dirigente inglese di origine gallese arrivato al Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia il 7 luglio 2022 per rivestire il ruolo di Responsabile per lo Sviluppo Internazionale dell’Area Sport del club. La società e Congerton hanno comunicato la decisione di terminare consensualmente il rapporto professionale a partire da venerdì 1 marzo 2024. Rescisso così di comune accordo il contratto che legava il 50enne dirigente al club fino al 2025. In sostanza, per un’altra stagione dopo quella in corso. Una decisione accompagnata da espressione reciproche di gratitudine. Lee Congerton ringrazia la famiglia Percassi e quella Pagliuca “per l’importante e gratificante opportunità professionale che ha arricchito il suo bagaglio di esperienza”.
La famiglia Percassi, quella Pagliuca e tutta Atalanta BC esprimono a loro volta gratitudine a Lee Congerton “per la professionalità e la dedizione messe a disposizione del Club, augurandogli contestualmente le migliori fortune per il futuro”. Futuro che è già scritto, perché Congerton diventa direttore tecnico dell’Al-Ahli, la società calcistica di Gedda in Arabia Saudita e in cui milita Merih Demiral, l’ex difensore turco dell’Atalanta. Arrivato dal Leicester, Lee Congerton ha operato ben lontano dalla luce dei riflettori, ma la sua presenza si è fatta sentire già nell’estate di due anni fa quando, insieme all’a.d. Luca Percassi e il direttore sportivo Tony D’Amico, ha portato a Bergamo giocatori di spessore come Ederson, Lookman e Hojlund, contribuendo alla cessione dell’attaccante danese al Manchester United e a realizzare una plusvalenza record (intorno ai 50 milioni di euro), che ad oggi è il più importante affari dell’Atalanta nell’era Percassi. Si può dire che Lee Congerton abbia tenuto fede alla promessa fatta il giorno della sua presentazione a Zingonia, ovvero “contribuire a rendere l’Atalanta ancora più competitiva nel panorama calcistico internazionale”.
Lee Congerton con Luca Percassi il giorno del suo arrivo a Zingonia (credits: atalanta.it)