Oney Tapia e Valentina Petrillo, due primi sigilli al meeting internazionale di atletica paralimpica a Jesolo del circuito World Para Athletics Grand Prix Nel disco F11 Oney Tapia realizza il miglior risultato all’ultimo ingresso in pedana con 40,75. Il lanciatore delle Fiamme Azzurre, portacolori di Omero Bergamo, due volte medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Tokyo, supera di nuovo i quaranta metri dopo il 41,45 di due settimane fa nella gara di rientro a Tunisi confermando di poter essere ancora competitivo a livello internazionale. “È una stagione importante per tutto il movimento – le sue parole – ma soprattutto per me che sto ripartendo dopo lo stop di un anno e la salita è faticosa, a prescindere dalla mia età. Non mi arrendo, è una rivincita personale, devo andare ancora avanti per dimostrare a tutti che non ci si deve abbattere davanti a nulla. Siamo architetti del nostro destino e per questo ogni giorno dobbiamo continuare a lottare trovando sempre più stimoli e continuando a metterci in discussione”.
Dei sei record italiani allo stadio Armando Picchi nel day 1 della manifestazione, c’è quello di Valentina Petrillo (Omero Bergamo), bronzo mondiale di 200 e 400 metri, che per la prima volta in carriera si è cimentata negli 800 all’aperto e riesce subito a firmare il record italiano T12 in 2:31.18 migliorando il 2:35.71 di Agnese Grigio datato 1985. “È stata un’esperienza nuova – commenta l’azzurra – che ho provato con Alexander Aceti nel ruolo di guida. Non è proprio la mia specialità, però era il momento giusto per testarla, se non l’unico visto che manca ancora qualche mese al grande evento. Sono contenta che la mia guida abbia colto questa occasione perché, sportivamente parlando, dopo i 500 per me c’è il buio assoluto quindi per gli 800 correre insieme era fondamentale e lo ringrazio. Sicuramente ci riproveremo”.
Oney Tapia sulla pedana del disco a Jesolo (credits: Marco Mantovani/Fispes)