La domanda, prestazioni e numeri alla mano, è molto semplice: in vista di Firenze, come si fa a rinunciare a questo Miranchuk? Il russo sta giocando una stagione clamorosa, i gol segnati sono 4 e gli assist 9 (oltre ad un rigore procurato che può essere considerato come l’assist numero 10) per un ragazzo che anche a Napoli ha tenuto un livello molto alto di prestazione e si è messo in luce in diverse occasioni. Il palo, un altro paio di occasioni importanti sia al tiro che al cross, una costante presenza nel cuore del gioco e i compagni che lo cercano con sempre maggiore continuità. Che sia con Scamacca o, come capitato altre volte, con De Ketelaere, il rendimento di Miranchuk supporta e spiega molto bene il perché Gasperini lo manda in campo con una continuità mai vista prima a Bergamo. E adesso che nelle rotazioni sembra poter entrare Lookman da titolare (a Firenze) ci si chiede se e come possa essere il numero 59 nerazzurro a fargli spazio oppure se si giocherà senza Scamacca. O con Miranchuk al posto di Pasalic, ma a quel punto starebbe fuori Koopmeiners, che è a sua volta in predicato di giocare dall’inizio dopo l’impiego part-time di Napoli.
Si tratta di un punto di vista molto importante pensando alle prossime sfide, una situazione che si incastra molto bene nella rotazione costante e molto vicina al 50% dei calciatori di movimento e che permette al tecnico di proporre ogni volta una formazione diversa rispetto a quella precedente con valori tecnici molto significativi e con una freschezza atletica che in questa fase della stagione può diventare davvero determinante. Va detto che, più volte, si è visto come Miranchuk sia abilissimo ad entrare subito nel cuore del gioco anche da subentrante. Quindi pensarlo in panchina in avvio a Firenze non sarebbe completamente fuori da ogni logica. E comunque in campo ci andrebbe Lookman che è un altro elemento su cui si può fare davvero grande, grandissimo affidamento.
Miranchuk nell’azione in cui ha colpito la base del palo all’inizio del match vinto con il Napoli (Ph: A. Mariani)