Scalvini e Kolasinac accelerano per essere disponibili già per la gara casalinga con l’Empoli e, di conseguenza, per la semifinale di andata di Europa League a Marsiglia. Scalvini si è allenato con la squadra, c’è speranza per Kolasinac. Sul trentenne bosniaco, nella conferenza stampa della vigilia di Atalanta-Empoli, Gian Piero Gasperini spende parole di elogio, definendolo un rinforzo fondamentale. “Ha alzato il livello difensivo, si è subito inserito, incarna i nostro valori, il suo ingaggio è stato un grande colpo a conferma gli arrivi importanti non sono sempre quelli più costosi”. L’attenzione si sposta sulla gara con i toscani. “La scottatura con il Verona in casa brucia ancora, abbiamo lasciato due punti per strada che sono pesanti, abbiamo bisogno di vincere la gara con l’Empoli. Stimo molto Nicola, anche quest’anno sta facendo molto bene, per Empoli è una gara difficile come tutti i testa-coda, ma è una squadra bene organizzata e noi siamo chiamati a fare un’ottima prestazione per vincerla”. A chi gli chiede se l’Atalanta di questa stagione sia la migliore della sua gestione, Gasperini risponde che quelle viste all’opera nel corso degli anni sono state tutte molto diverse, come composizione e caratteristiche. “Nella squadra attuale ci sono meno giovani dietro, un pò mi dispiace perchè è sempre un bene pescare dal settore giovanile”. Quanto alle alternative in difesa, “Palomino non si allena da settimane e non fa parte della rosa. Bonfanti si è allenato quasi tutto l’anno con la squadra di C, non è la stessa cosa che farlo con la prima squadra, alla quale ora si è aggregato”. Detto che Toloi è più recuperabile rispetto all’infortunio subito da Holm al polpaccio, Gasperini condivide i giudizi positivi su Hien come su Djimsiti. “Bravissimi entrambi, Djimsiti più duttile, Hien non è escluso che possa giocare anche lateralmente”. Ancora presto per tracciare un bilancio. “Abbiamo partite tutte importanti, dobbiamo prendere slalcio dalle due qualificazioni ottenute con Liverpool e Fiorentina. Partite ravvicinate? Unica cosa che preoccupa sono eventuali acciacchi o infortuni, per il resto quando giochiamo ogni 4 giorni non è un problema, possiamo sempre contare sull’alternanza. Abbiamo trovato una buona continuità. Anche l’importanza delle partite motiva i giocatori e la squadra. Non credo che le fatiche fisiche siano un problema. I ragazzi hanno avuto sempre un atteggiamento molto positivo, ma è una squadra che ha sempre avuto l’apprezzamento del pubblico, anche quando è mancato il risultato. Ho notato che quando l’Atalanta non fa risultato i giudizi sono stati eccessivamente critici. Tutte le squadre hanno perso punti per strada, sono le difficoltà che si manifestano in un campionato molto equilibrato. La stagione finora è molto positiva, la squadra è cresciuta sul piano del gioco anche sul piano tecnico. Il mio giudizio complessivo non va mai a ruota del risultato”.
A proposito del reparto offensivo, a domanda specifica su Touré, Gasperini loda la sua ottima gara a Monza, ma – aggiunge – “è fondamentale l’apporto di tutti gli attaccanti, perché solo realizzando possiamo vincere le partite”. Su De Ketelaere, le cui doti sono esplose a Bergamo, Gasperini conferma che ha margini di miglioramento, del resto (ovvero del suo riscatto e della conferma in maglia Atalanta, ndr) si parlerà quando sarà il momento.
La chiosa è riservata al dispiacere di non avere potuto sedere in panchina in occasione delle due semifinali di Coppa Italia con la Fiorentina. “Peccato che la squalifica sia nata a seguito dell’azione di Atalanta-Milan in cui ci sono verificati due traumi cranici (il riferimento a quando de Roon sotto porta ha rimediato un trauma cranico scontrandosi con Gabbia, ndr) e ho invocato il Var. Ma dopo avere fatto abbastanza disastri in campionato, l’arbitro di quella partita lo vede spesso dirigere in serie B”.
Gian Piero Gasperini nel corso della conferenza stampa della vigilia di Atalanta-Empoli (credits: Pernice Editori)