Nella prima tappa del Giro d’Italia, Tadej Pogačar è giunto terzo, battuto in volata dall’equadoregno Narvarez e dal tedesco Schachman, Nella frazione del secondo giorno, che ha portato i corridori al traguardo posto davanti al Santuario di Oropa ,a 1.142 metri di quota, lo sloveno ha vinto la tappa e ha indossato la maglia rosa. Lo ha fatto, un quarto di secolo dopo, alla maniera di Marco Pantani. Il 30 maggio 1999, il Pirata fu autore di una straordinaria impresa quando, saltata la catena della sua bici, riuscì a sistemarla da solo perdendo 45 secondi e portando a termine una irresistibile rimonta, superando 49 corridori per arrivare solitario al traguardo.
Tadej Pogačar, al 150° dei 161 chilometri della seconda tappa, ha forato la gomma anteriore ed è caduto, rialzandosi rapidamente e cambiando bici per ripartire e risalire le posizioni. A 4,5 km dal traguardo lo sloveno ha deciso di cambiare marcia staccando chi gli stava a ruota e scalando con una trentina di secondi di vantaggio. Alle sue spalle, Thomas e Martinez sono giunti con 27 secondi di ritardo. Un successo di tappa che ha avuto anche il merito di avere riportato alla memoria l’impresa di Pantani, segno che l’arrivo a Oropa è destinato a restare nella storia della Corsa Rosa. In classifica generale, Pogačar stacca di 45 secondi proprio Thomas e Martinez. Primo italiano è Lorenzo Fortunato a 1:05.
L’arrivo solitario sul traguardo di Oropa di Tadej Pogačar, che ha conquistato la maglia rosa (Ph: Alberto Mariani)