Nella conferenza stampa della vigilia della finale di Europa League c’è stato spazio anche per le parole di Berat Djimsiti e Marten de Roon, il più loquace dei due. Per Djimsiti, affrontare una squadra imbattuta in questa stagione può essere una motivazione in più per provarci. Lui, insieme a de Roon, sono gli stakanovisti dell’Atalanta sempre votata a migliorarsi. “Tanti anni con mister Gasperini – fa intendere il difensore – hanno permesso di accumulare esperienza e maturare la consapevolezza di essere competitivi.
“Con o senza di me non importa, conta solo vincere e alzare il trofeo”, esordisce de Roon, chiamato secondo allenatore aggiunto dal momento che è aggregato alla squadra per motivare ancora di più i compagni. A tirare sù il morale del centrocampista ci hanno pensato i tifosi, i quali gli hanno dedicato uno striscione di fronte casa, un gesto che, unito ai tanti messaggi pervenuti dopo l’infortunio che gli impedisce di giocare la finale, gli ricorda quanto forte sia il legame con Bergamo e l’Atalanta. “Siamo maturati negli anni e abbiamo meritato di giocare questa finale – dice de Roon – Abbiamo giocato ogni tre giorni negli ultimi tre mesi. Ora la squadra è chiamata a mettere intensità, giocare al massimo e ripartire subito dopo un errore. Un futuro da allenatore per de Roon? “Certo, mi interessa, ma sono un giocatore e ho ancora tanto da dare. Quali possono essere i difetti del Bayer Leverkusen? “Ha fatto la stagione perfetta, ma ogni squadra è battibile”.
Berat Djimsiti e Marten de Roon hanno parlato dopo la conferenza stampa di Gasperini all’Aviva Stadium di Dublino (credits: UEFA)