L’Atalanta torna a giocare davanti al suo pubblico dopo l’impresa di Dublino in quello che doveva essere l’ultimo impegno di campionato e invece si è trasformato in un trampolino per chiudere il campionato al terzo posto. Un traguardo possibile in caso di vittoria, potendo poi contare sul recupero casalingo con la Fiorentina il 2 giugno. La squadra di Gasperini è circondata da una comprensibile atmosfera di entusiasmo, ancora di più amplificata nella cornice del Gewiss Stadium da tutto esaurito. L’avversario di turno, il Torino di Juric, arriva a Bergamo con tutti i migliori, compreso Duvan Zapata che torna per la prima volta da avversario. Oltre a dovere rinunciare a Marten De Roon, che prosegue le terapie per la lesione muscolare al flessore sinistro, Gasperini non può contare su Ederson, a causa di postumi contusivi al ginocchio sinistro, e Kolasinac, per il quale gli esami strumentali hanno escluso la presenza di nuove lesioni muscolari ma messo in evidenza una condizione infiammatoria al ginocchio sinistro. Squalificato Hateboer, torna disponibile Holm, mentre a Toloi dovrebbe essere riservata la fascia di capitano. Chi non ha giocato nella finale di Europa League, come Miranchuk, si candida a una maglia da titolare. Gasperini deve comporre la coppia mediana, data l’assenza contemporanea di Ederson e De Roon. Prevedibile, in funzione dell’andamento della partita, la solita rotazione che permette di utilizzare 15 giocatori di movimento. A Lookman, autore della storia tripletta al Bayer Leverkusen, è a un passo dalle 10 reti stagionale in serie A. Riuscendovi, l’Atalanta avrebbe quattro giocatori in doppia cifra, con Koopmeiners a quota 12, Scamacca con 11 centri e De Ketelaere 10, che puntano alla top ten della classifica marcatori.
La formazione scesa in campo all’Aviva Stadium di Dublino per la finale di Europa League (Ph: A. Mariani)