Da domenica 30 giugno sera Jose’ Luis Palomino non è più un giocatore dell’Atalanta, dopo sette anni. Di fatto una non notizia, perché il 34enne difensore tucumano era fuori rosa da aprile e infatti non era sul prato di Dublino, nemmeno in borghese, a festeggiare con i compagni e non era sul bus scoperto nella notte della parata trionfale a Bergamo. La sua corsa in nerazzurro si era interrotta in primavera, ancora prima della notte da sogno di Liverpool, ma lo stop ufficiale era quello previsto del 30 giugno. Dal 1° luglio l’Hombre vertical è svincolato: in Argentina lo cercano diversi club, addirittura il River Plate, ma il difensore di San Tucuman, che ha interessi affettivi e commerciali a Bergamo, potrebbe decidere di restare in zona, magari accordandosi con il neopromosso Como o al Monza oppure in club ticinese della Svizzera. Dipenderà anche dalla sua tenuta fisica, dopo due anni in cui è stato falcidiato da una miriade di infortuni muscolari. Nell’ultima stagione tra un infortunio e l’altro aveva messo insieme appena 42 minuti, in sei spezzoni nel finale di gara. E nel 2023 di fatto, dopo l’infortunio a gennaio sul campo della Juventus, era praticamente uscito dai radar. Classe 1990, 34 anni compiuti a gennaio, il centrale argentino è approdato 27enne in nerazzurro nel luglio 2017, prelevato dai bulgari del Ludogorets dopo un precedente triennio francese nel Metz. Con la maglia dell’Atalanta ha collezionato 225 presenze complessive, di cui 175 in serie A, segnando 9 gol. Titolare quasi inamovibile per cinque anni, in un blocco difensivo con il coetaneo Toloi, con Djimsiti e con i vari Caldara, Masiello e Mancini. Dal luglio 2022 la parabola discendente del tucumano, cominciata con un ingiusto stop cautelare quadrimestrale deciso dall’anti doping per una sospetta positività al clostebol da cui è stato totalmente ma tardivamente prosciolto. Sospensione che gli e’ costata anche la convocazione al Mondiale in Qatar poi vinto dalla sua Argentina. Al ritorno in campo, nel novembre 2022, subito in gol contro l’Inter in quello che sarebbe stato, con il senno di poi, il suo canto del cigno al Gewiss: poi ancora poche presenze e tanti infortuni fino a questo inevitabile addio ai colori nerazzurri. Ma per cinque anni Palomino è stato ‘El General’, anzi il Ministro della Difesa nerazzurra.
Josè Luis Palomino, per sette stagioni all’Atalanta, con 225 presenze, di cui 175 in A e 9 gol (credits: atalanta.it)