La Nazionale di calcio a 11 Sordi debutta alle Deaflympics di Caxias do Sul, in Brasile, affrontando alle ore 19 italiane l’Iran. La squadra allenata dal bergamasco Igor Trocchia è stata inserita nel girone B coi padroni di casa del Brasile, Olanda, Iran e Camerun. Una squadra profondamente rinnovata quella azzurra, sono rimasti infatti solo tre elementi della precedente esperienza: il capitano Davide Grippo (che avrà l’emozione di veder debuttare suo figlio Manuel), Stefano Bragaglia e Giorgio Zollo. Proprio Davide Grippo ha festeggiato il 38° compleanno alla vigilia della gara d’esordio. “La nostra prima avversaria è un po’ l’incognita del girone – ha detto mister Trocchia – ma noi ce la metteremo tutta per rappresentare degnamente l’Italia. Il nostro obiettivo è passare il turno per entrare fra le prime otto del mondo”. L’età media della squadra oggi si aggira sui 22-23 anni – racconta il mister azzurro, Igor Trocchia -. Il nostro percorso è stato fatto sia dentro che fuori dal campo, abbiamo chiesto più motivazioni e spirito di appartenenza, inserendo giovani che avessero l’ambizione di giocare con la Nazionale di calcio sordi, che fosse una priorità insomma”.
Dal punto di vista tecnico, si segue una nuova filosofia: “Prima si giocava tutti in difesa, in attesa di un errore avversario, mentre a me piace fare pressione organizzata e proporre il nostro gioco d’attacco quando abbiamo il possesso palla, per avere un’identità”.
Davide e Manuel Grippo, padre e figlio, in maglia azzurra di calcio alle Deaflympics (credits: fssi)