Il Real Madrid non fa sconti e mette in bacheca la Supercoppa europea 2024. Il sogno dell’Atalanta, che esce a testa alta dal National Stadium di Varsavia, dura 60 minuti, perché nella ripresa, dopo un miracolo di Courtois su colpo di testa di Pasalic che poteva cambiare il corso della partita, i Galacticos hanno messo il piede sull’acceleratore trovando due volte la via del gol che era stata loro sbarrata. Ci ha pensato Mbappé a firmare il raddoppio dopo che Valderde aveva sbloccato il risultato. Una prestazione, quella della squadra di Gasperini, all’altezza del prestigio dell’avversario, che fa sentire squadra e tifosi orgogliosi di essere stati protagonisti di un’altra pagina storica. Lo dimostra l’omaggio che il pubblico bergamasco presente a Varsavia ha reso a tecnico e giocatori. L’Atalanta ha giocato da Atalanta, meritando la scena, ed è stata battuta, solo nel risultato, da quella che può considerarsi la squadra più forte del mondo.
Il primo tempo è la dimostrazione di come l’Atalanta abbia imparato a dire la sua contro squadre con un organico di valore assoluto. È il calcio di Gasperini che, applicato con qualità, velocità e attenzione, cancella ogni differenza e crea le condizioni per contendere il risultato. L’Atalanta ha prodotto un’efficace copertura nel primo quarto d’ora di gioco, impedendone gli inserimenti del tridente offensivo del Real, e guadagnato progressivamente campo arrivando a gestire con autorevolezza il confronto. Un primo tempo caratterizzato dagli episodi dei legni colpiti, uno per parte, ma soprattutto da sostanziale equilibrio. Dopo l’intervallo, le due squadre sono rientrate in campo più determinate a cercare il guizzo vincente. Poteva riuscirci l’Atalanta, lo ha trovato il Real con azioni costruite con il dinamismo di un eccellente Bellingham e finalizzate con colpi di classe. Anche quando è maturato il doppio svantaggio, la squadra di Gasperini ha continuato a macinare gioco, con Lookman che ha sempre condotto la manovra e aiutato la squadra a salire, ma non è arrivato a concludere da par suo. Concreto e preciso De Ketelaere, che nel primo tempo ha agito da regista avanzato, rientrando puntualmente. Sontuoso Hien, fino all’errore che ha aperto il varco al raddoppio di Mbappé. Magistrale de Roon e continuo Ederson, con Pasalic che ha volto il ruolo di raccordo voluto da Gasperini ed è stato a un passo dal cambiare la storia della partita. Infine, Musso che ha parlato tutto il possibile.
LA CRONACA
Formazione scontata, quella messa in campo da Gasperini, ritrovatosi con un numero ridotto di giocatori di primo squadra ma in grado di esprimere ugualmente qualità e potenziale che hanno permesso di conquistare la Europa League. Di fatto, per nove undicesimi l’undici iniziale è quello di Dublino. Davanti a Musso giocano Djimsiti, Hien e Kolasinac; in mediana de Roon e Ederson, sulle fasce Zappacosta e Ruggeri, Pasalic sulla trequarti in appoggio a De Ketelaere e Lookman. Nonostante l’infortunio capitato a Camavinga, Ancelotti può mettere in campo l’undici migliore dei Galacticos. Tra i pali Courtois, difensori centrali Militao e Rudiger con Carvajal e Mendy esterni; trio di centrocampo composto da Valverde, Tchouameni e Bellingham; Mbappé l’attaccante centrale attorniato da Rodrygo e Vinicius.
Il match inizia con una lunga fase di possesso palla, con l’Atalanta impegnata a chiudere gli spazi e non farsi sorprendere. Il primo spunto offensivo della squadra di Gasperini dopo 6’ con una ripartenza e una sovrapposizione di Zappacosta innescata da De Ketelaere, vanificata da un fallo in attacco di Lookman. Il primo giallo arriva per una trattenuta di Ederson ai danni di Valverde, che al 14’ accelera e mette a centro area, dove Hien fa da muro al destro di Mbappé. Con il passare dei minuti l’Atalanta prende coraggio e manovra con maggiore mobilità, mantenendo equilibrio e concentrazione. All’avanzare palla al piede dell’Atalanta, il Real si sistema con il 4-4-2.
Al 24’ la squadra di Ancellotti rischia con un inserimento offensivo sulla destra di de Roon, il cui cross a centro area, deviato di testa da Militao, scheggia l’incrocio dei pali. Poco dopo ci prova anche Ederson con un tiro a giro che finisce a lato. È un’Atalanta che agisce uomo contro uomo, facendo pressing a tutto campo per cercando a sua volta gli inserimenti. Un atteggiamento tattico che smorza la fase di costruzione del Real e crea anche pericoli. Al 34’ un break a centrocampo di Ederson lancia in contropiede Lookman, che non riesce a completare l’avanzata. La squadra di Gasperini sembra sicura ma nel tempo di recupero rischia di capitolare su assist in area di Vinicius per Rodrygo che colpisce la traversa. Episodio che conferma come le stelle dei Galacticos possano diventare letali in qualsiasi momento.
E all’inizio del secondo tempo l’Atalanta mette i brividi al Real, con de Roon che pennella in area per il colpo di testa di Pasalic su cui Courtois compie un miracolo allungandosi e deviando in angolo. La squadra di Gasperini si spinge con decisione in avanti e prova ad offendere, mettendo in apprensione la difesa avversaria, ma senza arrivare al tiro. Cosa che invece fa Bellingham con un pallone alto sulla traversa. La partita si trasforma in un confronto a viso aperta e al 14’ l’Atalanta capitola, dopo una palla persa in uscita, con un affondo sulla sinistra e assist di Vinicius per Valverde, messo in condizione di appoggiare comodamente nella porta vuota. Passano due minuti e Musso compie una parata straordinaria su Bellingham lanciato a rete e sbrogliando una successiva situazione in mischia. Al 17’ Gasperini manda in campo Retegui e Godfrey per De Ketelaere e Zappacosta. Ma il Real, dopo aver cambiato passo, prova a chiuderla, ancora con Bellingham che al 20’ salta l’uomo ma trova ancora la respinta di Musso. Ci riesce Mbappé al 23’, raccogliendo il passaggio di Bellingham e ritagliandosi lo spazio per calciare all’incrocio dei pali. Al 25’ Bakker subentra a Kolasinac, con Ruggeri che arretra sulla linea difensiva. L’Atalanta non si arrende e prova a rientrare in partita, anche con i cambi. Ma il Real, pure messo in difficoltà, resta vivo e non si lascia sorprendere.
REAL MADRID-ATALANTA 2-0
REAL MADRID (4-3-3): Courtois 7 Carvajal 6.5 (44’ st Lucas Vasquez sv) Militao 6 Rudiger 6 Mendy 6 Valverde 7 Tchouameni 6.5 Bellingham 8 (44’ st Ceballos sv) Rodrygo 7 (31’ st Modric 6) Mbappé 7 (38’ st Brahim Diaz sv) Vinicius 7 (44’ st Guler sv). A disposizione: Lunin, Fran Gonzalez, Alaba, Vallejo, Fran Garcia, Jacobo, Endrick. Allenatore: Ancelotti
ATALANTA (3-4-1-2): Musso 7 Djimsiti 5.5 Hien 6 (45’ st Palestra sv) Kolasinac 6 (25’ st Bakker 6) Zappacosta 6 (17’ st Godfrey 6) de Roon 6.5 Ederson 6.5 Ruggeri 6 Pasalic 6.5 (45’ st Manzoni sv) Lookman 6 De Ketelaere 6.5 (17’ st Retegui 5.5). A disposizione: Carnesecchi, Rossi, Cassa, Comi, Tornaghi, Vavassori. Allenatore: Gasperini
Arbitro: Scharer (Svi) 6 Assistenti: De Almeida e Erni (Svi). IV Uomo: Balakin (Ucr). Var: Dankert (Ger). A Var: San (Svi), Dingert (Ger)
Marcatori: st 14’ Valverde 23’ Mbappé
Ammoniti: Ederson, Bellingham, Vinicius, Djimsiti
Recupero: 2, 3
La formazione scesa in campo a Varsavia, per 9/11 quella della finale di Europa League a Dublino (Ph: Alberto Mariani)
Photogallery Real Madrid-Atalanta 2-0 (Ph: Alberto Mariani)
Photogallery tifosi bergamaschi al National Stadium di Varsavia e l’omaggio del presidente dell’Atalanta Antonio Percassi (Ph: Alberto Mariani)
La cerimonia di premiazione e l’abbraccio dei tifosi bergamaschi all’Atalanta (Ph: Alberto Mariani)