L’Atalanta schianta il Lecce allo Stadio del Mare con un poker che la promuove capolista nella prima giornata di serie A. Chi pensava che l’Atalanta con i giocatori contati fosse indebolita è stato puntualmente smentito. Insomma, pure in emergenza di organico, l’Atalanta ha dimostrato di saper fare la differenza. E ancora una volta si è avuta la riprova che, quando in panchina siede Gian Piero Gasperini, nei momenti di difficoltà prevale la mentalità vincente. Una vittoria firmata dalle doppiette dei debuttanti Retegui e Brescianini, i quali hanno interpretato in modo esemplare i rispettivi ruoli nonostante il breve periodo di ambientamento. Il Lecce ha regalato nulla e l’Atalanta si è imposta con un crescendo sapiente e calibrato, prendendo a metà primo tempo le misure della squadra salentina che sperava di sorprenderla. L’undici messo in campo da Gasperini ha iniziato a girare con il passo giusto, occupando gli spazi e manovrando con precisione. Nel secondo tempo Retegui si è ripetuto su calcio di rigore e Brescianini su una bella azione maturata con un inserimento vincente. Ma la cronaca parla anche e soprattutto di un gioco lineare, della copertura piena gli spazi al cospetto di una squadra che non si è mai arresa e si è espressa con orgoglio. Proprio per questo, il largo successo assume grande valore, in attesa di poter recuperare tutte le pedine indisponibili e contare sui nuovi arrivi. Una prova che non ha fatto rimpiangere chi ha scelto di non esserci, perché non era facile né scontato passare in questo modo a Lecce.
LA CRONACA
Gasperini fa esordire Brescianini, a supporto di Retegui e De Ketelaere, arretrando de Roon in difesa accanto a Djimsiti e Hien, proponendo Pasalic e Ederson in mediana, con la conferma di Zappacosta e Ruggeri sulle fasce. Tra i pali ancora Musso. Lecce nella formazione annunciata con il 4-2-3-1 e Hrstovic terminale offensivo. Davanti al portiere Falcone tre dei quattro difensori che erano in campo nell’ultima trasferta dello scorso campionato che diede all’Atalanta la certezza della qualificazione alla Champions League. Fra i trentamila dello Stadio del Mare, 284 tifosi da Bergamo.
Il Lecce mette subito pressione imprimendo velocità al proprio gioco e costringendo l’Atalanta a restare più coperta, senza concedere spazi offensivi. La squadra di Gasperini, dopo avere lasciato ai salentini molte seconde palle, ha una scossa a metà primo tempo quando costruisce tre buone occasioni, con Zappacosta che calcia al volo due volte colpendo prima l’esterno della rete e poi non riuscendo a inquadrare lo specchio della porta, ma soprattutto con De Ketelaere che di testa impegna Falcone nella respinta senza riuscire a ribadire in rete da posizione angolata. Il Lecce si rende pericoloso al 34’ con una verticalizzazione per Dorgu che svirgola la conclusione, ma un minuto dopo l’Atalanta passa in vantaggio con Brescianini che insacca il pallone respinto da Falcone su colpo di testa di Retegui imbeccato in area da un cross con il contagiri di Zappacosta. Fatale per il Lecce la chiave di lettura dell’azione da parte del centrocampista a cui Gasperini, con il passare dei minuti, ha affidato la copertura della fascia sinistra. L’Atalanta cresce diventando padrona del campo e allo scadere arriva il raddoppio per merito di Retegui che, su cross pennellato da Ruggeri, svetta in mezzo a Baschirotto e Gallo insaccando alla sinistra di Falcone.
Negli spogliatoi Gotti decide di cambiare la coppia mediana, richiamando Pierret e Morente per inserire Banda e Coulibaly. Al 6’ il Lecce prova a riaprire la partita con un’azione di Banda e assist per Gendrey che sbaglia la conclusione sottomisura. La risposta dell’Atalanta arriva al 9’ con una bordata di Ederson da fuori area che Falcone devia oltre la traversa. Azione viziata da un contatto in area tra Coulibaly e Retegui che subisce un pestone rilevato dal Var e confermato dall’arbitro Massa. Rigore netto che lo stesso Retegui trasforma. Il triplo vantaggio è una sicurezza, ma il Lecce resta vivo. Il gol del ko arriva al 20’ per merito di Brescianini, che mette il sigillo al suo esordio ricevendo palla al limite dell’area, tenuto in gioco da Gendrey, e infilando il pallone di destro nell’angolo basso alla sinistra di Falcone. Al 24’ Godrey e Bakker subentrano a Zappacosta e De Ketelaere, con Ruggeri che scala per controllare Banda. Tra i salentini Pierotti prende il posto di Krstovic. Al 28’ Atalanta vicino alla manita con una ripartenza e una conclusione deviata in angolo di Pasalic. Dopo la mezz’ora Musso si difende alla grande prima su rasoterra di Pierotti e poi su incursione di Banda. Nel Lecce c’è l’esordio di Marchwinski al posto di Ramadani. Nei minuti finali spazio a Palestra e Sulemana al posto di un sempre sicuro Pasalic e un sontuoso Brescianini.
LECCE-ATALANTA 0-4
LECCE (4-2-3-1): Falcone 6 Gendrey 4.5 Gaspar 6 Baschirotto 5 Gallo 5 Ramadani 5.5 (30’ st Marchwinski 5.5) Pierret 6 (1’st Coulibaly 5) Morente 6 (1’ st Banda 5.5) Rafia 5.5 (39’ st Berisha sv) Dorgu 6 Krstovic 5 (24’ st Pierotti 6). A disposizione: Samooja, Fruchtl, Borbei, Addo, Pelmard, Esposito, Oudin, McJannet, Helgason, Burnete. Allenatore: Gotti
ATALANTA (3-4-1-2): Musso 6.5 de Roon 7 Hien 7 Djimsiti 6.5 Zappacosta 7 (24’ st Godfrey 6) Pasalic 7 (44’ st Sulemana sv) Ederson 7 Ruggeri 7 Brescianini 8 (44’ st Palestra sv) Retegui 7.5 (38’ st Cassa sv) De Ketelaere 6.5 (24’ st Bakker 6). A disposizione: Carnesecchi, Rossi, Bernasconi, Comi, Tornaghi, Manzoni, Vavassori. Allenatore: Gasperini
Arbitro: Massa 6 Assistenti: Berti e Ricci. IV Uomo: Massimi. Var: Paterna. A Var: Sozza
Marcatori: pt 35’ Brescianini 45’ Retegui; st 12’ Retegui (rig) 20’ Brescianini
Ammoniti: de Roon, Ederson
Recupero: 1, 2
Marco Brescianini, man of the match a Lecce, ha esordito con un doppietta, emulato da Retegui (Ph: Alberto Mariani)
Photogallery Lecce-Atalanta 0-4 (Ph: Alberto Mariani)