L’Atalanta è forte. In campo, in panchina ma anche e soprattutto in società. E la dimostrazione, ultima solo in ordine di tempo, arriva dalla gestione della doppia questione Koopmeiners-Lookman. Perché il tempo, in questi casi, rafforza idee e concetti. Posizioni e principi. Quelli che valgono oggi, come ieri e come domani. Sempre.
Partiamo dall’olandese che non si allena con i compagni dal 7 agosto. Koopmeiners dopo la gara di Parma e il giorno di riposo è tornato a Zingonia e c’è stato uno “scambio di vedute” con Gasperini. Normali dinamiche di campo, si può pensare. Solo che la situazione poi è deflagrata e si è scatenata una rincorsa al certificato medico (a Zingonia ne sono arrivati 3) che ha reso tutto molto più rigido e complicato. Il giocatore è a casa, la società tiene duro e la squadra gioca. E vince. Con acquisti che sono subito decisivi e altri, vedi Samardzic, che sono arrivati proprio per coprire la falla che, in questo momento, il numero 7 ha lasciato.
Non è semplice capire come andrà a finire, non ci sono certezze tranne una: decide l’Atalanta come, quando e se vendere Koopmeiners. Anche perché, ragionandoci un attimo, se la Juve fosse davvero arrivata a 59 milioni con i bonus sarebbe strano non vedere conclusa l’operazione. Magari con il principio di non farsi ricattare che ti porta fino alla scadenza del mercato (30 agosto, mezzanotte) ma si può pensare che alla fine andrà così. Certo, l’Atalanta che tiene la Juventus in ballo con un’operazione di cui si parla da mesi fino a fine agosto è un segnale di forza enorme e pensando al futuro è bene tenerne conto. Senza dimenticare che, in caso di mancata partenza, con Koopmeiners (che non può andare avanti in eterno a stare fuori con i certificati medici) bisognerà capire se si andrà verso una ricomposizione (faticosa e complicata) con gruppo e ambiente oppure se sarà braccio di ferro (tribuna) fino almeno a gennaio. Di certo, ribadiamo il concetto, c’è che decide l’Atalanta. Non gli spifferi di mercato, non i giornali, non la Juventus, non Koopmeiners o il suo agente. L’Atalanta.
Sul fronte Lookman, la giornata di giovedì 22 agosto è stata importante perché il nigeriano è tornato ad allenarsi. Non subito in gruppo, non come se nulla fosse accaduto ma la “fratturina”, in questo caso, appare più semplice e piccola da gestire. Le sirene del PSG non sono mai arrivate a suonare in quel di Zingonia, le altre voci inglesi non trovano conferma e quindi il mal di pancia è passato. Ancora una settimana da vigilantes del mercato e poi dentro a nastro solo con le partite. D’altro canto, sul tappeto verde, Lookman ha sempre fatto vedere quello di cui è capace e non è di certo uno sbandamento di mercato (con comportamenti tutt’altro che da imitare) che può far disimparare come si gioca a pallone e si segnano 3 gol in finale di Europa League.
Gasperini ha riavuto in gruppo Ademola Lookman, tornato ad allenarsi il 22 agosto (Ph: A. Mariani)