Le speranze dell’Atalanta di tenere testa all’Inter in una calda serata di fine agosto sono sfumate in una manciata di minuti. Le assenze, soprattutto nel reparto arretrato, si sono fatte sentire e la mancanza in campo di difensori di ruolo ha inciso sul risultato, alla fine molto pesante. Una partita arrivata troppo presto per una squadra che necessita di tempo per amalgamare i nuovi arrivati.
I campioni d’Italia hanno costretto la squadra di Gasperini a giocare una partita a handicap, partendo di fatto da un doppio svantaggio maturato nei primi dieci minuti. Fatale per l’Atalanta non essere riuscita subito a prendere le misure di una macchina rodata, come quella di Inzaghi, capace di trovare rapidamente la profondità e attaccare gli spazi in avanti. La sfortunata deviazione di Djimsiti culminata nell’autogol iniziale ha certamente favorito il compito all’Inter, nel mentre il reparto difensivo allestito da Gasperini stava registrando ancora le distanze. L’ulteriore sbandamento di inizio ripresa, con Thuram mattatore, ha condito negativamente la partita mandandola in archivio ad oltre mezz’ora dal triplice fischio.
LA CRONACA
Gasperini schiera, davanti a Carnesecchi, Djimsiti difensore centrale, in assenza dell’indisponibile Hien, affiancato da de Roon e Ruggeri. Sulle fasce Bellanova e Zappacosta, in mediana Ederson e Pasalic. Nel reparto avanzato, per la prima volta insieme dal 1’ Samardzic e Brescianini a supporto di Retegui. Nel 3-5-2 di Simone Inzaghi, formazione annunciata con Sommer tra i pali, Pavard, Acerbi e Bastoni in difesa, Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan trio di centrocampo con Darmian e Dimarco sulle fasce, terminali offensivi Thuram e Lautaro. In distinta sei dei 23 convocati da Spalletti per il doppio impegno della Nazionale italiana in Nations League: Bastoni, Dimarco e Frattesi (in panchina) nelle file dell’Inter; Bellanova, Retegui e Brescianini (alla prima convocazione in azzurro) nell’Atalanta.
L’Inter, subito pericolosa in avanti, concretizza dopo appena 3’ con Thuram che, dal lato destro del fronte d’attacco, mette il pallone forte e teso a centro area. Decisivo e sfortunato l’intervento di Djimsiti che devia nella propria porta. Dopo 8’ Carnesecchi respinge con i pugni una conclusione terrificante di Calhanoglu su calcio di punizione dal limite dell’area. Il raddoppio al 10’ con un tiro al volo di Barella che, sulla linea dei 16 metri, raccoglie un pallone a campanile e trafigge Carnesecchi nell’angolo sinistro. L’Atalanta prova a scuotersi e al quarto d’ora, alla prima vera azione offensiva, Zappacosta impegna Sommer in una parata istintiva, mentre Retegui non riesce a ribadire in rete calciando alto. Dopo la partenza sprint dell’Inter, il ritmo si abbassa e la squadra di Gasperini mette in atto il pressing alto. Al 24’ Samardzic si destreggia in area e serve Retegui, la cui conclusione finisce di poco alta. Dopo il cooling break, la squadra di Simone Inzaghi parte in contropiede con Thuram che, controllato da Djimsiti, prova a piazzare di precisione colpendo il palo con la deviazione del difensore. L’Atalanta prova a proporsi, ma non riesce a chiudere le azioni nei 16 metri avversari. Al 39’ Samardzic raccoglie un cross basso di Brescianini e con un colpo da biliardo rasoterra spiazza Sommer ma il pallone esce a lato.
Dopo l’intervallo, l’Inter chiude i giochi con Thuram in poco più di due minuti, dopo essere arrivata a concludere con Mkhitaryan in appena 25 secondi dal calcio d’inizio. Il terzo gol scaturisce da una lunga rimessa laterale, su cui interviene Djimsiti in modo non risolutivo e l’attaccante francese è lesto a calciare in rete. Inizio ripresa con una sola squadra in campo che, nonostante il triplo vantaggio, continua a provarci. Lo fa al 5’ con Lautaro che raccoglie un cross di Dimarco ma allarga troppo la mira. Stesso risultato per Barella con una conclusione da fuori area. Il poker dell’Inter arriva all’11’, ancora con Thuram, il quale su un pallone filtrante in area anticipa Zappacosta e mette ancora alle spalle di Carnesecchi. A debacle consumata, Gasperini richiama Bellanova per inserire Toloi, che va a ricoprire il ruolo naturale di difensore destro riportando de Roon a centrocampo e riproponendo Ruggeri sulla fascia sinistra con Zappacosta sostato a destra. Al 16’ Simone Inzaghi avvicenda Cahlanoglu e Bastoni con Asllani e Carlos Augusto. Dopo la mezz’ora gli ingressi di Taremi e Frattesi per Thuram e Barella e, nelle file dell’Atalanta, di De Ketelaere e Palestra per Samardzic e Zappacosta. Nelle battute finali, Inter vicina alla manita, scongiurata con un po’ di fortuna.
INTER-ATALANTA 4-0
INTER (3-5-2): Sommer 6 Pavard 6.5 Acerbi 6.5 Bastoni 6 (16’ st Carlos Augusto 6) Darmian 6.5 Barella 7.5 (34’ st Frattesi sv) Calhanoglu 7 (16’ st Asllani 6) Mkhitaryan 7 Dimarco 7u Thuram 8 (34’ st Taremi sv) Lautaro 6 (38’ st Arnautovic sv). A disposizione: Martinez, Di Gennaro, Bisseck, De Vrij, Dumfries, Zielinski, Correa. Allenatore: Simone Inzaghi
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 6 de Roon 5.5 Djimsiti 4.5 Ruggeri 5.5 Bellanova 5.5 (13’ st Toloi 5.5) Ederson 5.5 Pasalic 5.5 Zappacosta 5 (34’ st Palestra sv) Samardzic 5 (34’ st De Ketelaere sv) Brescianini 5.5 Retegui 5. A disposizione: Rui Patricio, Rossi, Del Lungo, Godfrey, Cuadrado, Manzoni, Riccio, Cassa, Vlahovic, Lookman. Allenatore: Gasperini
Arbitro: Marchetti 6 Assistenti: Imperiale e Colarossi. IV Uomo: Sacchi. Var: Marini A Var: Doveri
Marcatori: pt 3’ Djimsiti (aut) 10’ Barella; srt 2’ e 11’ Thuram
Ammoniti: de Roon, Retegui
Recupero: 3, 4
Retegui riporta la palla a centrocampo dopo il raddoppio di Barella nel primo tempo (Ph: Alberto Mariani)
PHOTOGALLERY INTER-ATALANTA 4-0 (Ph: Alberto Mariani)