Calcio

Italia occasione persa con il Belgio

10 Ottobre 2024

Eugenio Sorrentino

Un punto invece dei tre che avrebbero permesso all’Italia di ipotecare i quarti di Nations League. Dal 2-0 al 2-2 con il Belgio, ma con la fiducia degli azzurri inalterata e il primato nel girone conservato, giocando la seconda parte della partita in inferiorità numerica. A metà del primo tempo, l’Italia aveva già indossato l’abito della festa, grazie alle giocate devastanti di Dimarco, il quale dopo appena un minuto ha mandato in gol l’altro esterno di centrocampo Cambiaso, tornando a innescarlo con un lancio coast to coast che ne ha favorito la conclusione, con pallone deviato dal portiere belga ma cacciato in rete per il più classico dei tap-in da Mateo Retegui, bravo a farsi trovare sul fronte opposto allo sviluppo dell’azione. E qui va detto che Luciano Spalletti ha surclassato tatticamente il ct dei diavoli rossi Tedesco, proponendo il 3-5-1-1 con Ricci regista basso, Tonali e Frattesi interni di centrocampo e Pellegrini alle spalle di Retegui. Da terminale offensivo, l’attaccante dell’Atalanta ha visto esaltate le sue caratteristiche e messo a frutto il dettato di Gasperini. Retegui ha interpretato il ruolo con grande mobilità e non a caso, dal suo ripiegamento e dalla sponda che ha creato si è sviluppata l’azione da cui è nato il gol dell’1-0. Insomma, un’Italia splendida splendente fino all’episodio che al 40’ ha cambiato il corso della partita, con il rosso a Pellegrini per fallo commesso con piede a martello a gamba distesa. E nell’arco di un minuto, il Belgio ha accorciato le distanze con uno schema su calcio piazzato (2-1). Fino ad allora un’Italia padrona del gioco e del palleggio, schematicamente perfetta, capace di intersecare i passaggi tra le linee con precisione e velocità, con i giocatori azzurri della linea a cinque di centrocampo che hanno dettato a turno gli inserimenti. Nella ripresa, affrontata con il 3-5-1, l’inferiorità numerica non ha impedito agli azzurri di rendersi subito pericolosi, con un break di Frattesi che ha scelto di concludere, mirando alto, invece di mandare in porta Retegui. Trascorso il primo quarto d’ora della ripresa, è stata ancora una palla inattiva a penalizzare l’Italia e riportare in parità il Belgio. E come se non bastasse Bastoni si è addormentato, rischiando di commettere un fallo da ultimo uomo. Scampato il pericolo, gli azzurri hanno tenuto bene il campo anche grazie alle sostituzioni. A metà ripresa, Udogie e Fagioli sono subentrati a Dimarco e Ricci, due tasselli ormai insostituibili della squadra di Spalletti. A dieci minuti dal 90’ Retegui ha lasciato il posto a Raspadori e ha debuttato il giovane romanista Pisilli, entrato al posto di Tonali. L’Italia ha chiuso così con lo 4-4-1. A Bellanova, altro atalantino in panchina, che ha avvicendato Frattesi, sono stati riservati i sei minuti di recupero per consentire di raddoppiare le marcature sulla fascia destra. Nelle file del Belgio, in evidenza gli autori dei gol, De Cuyper e Trussardi, mentre De Ketelaere è entrato in gioco effettivamente nel secondo tempo, disputando e metà e senza incidere come avrebbe voluto. Nel finale si è visto in campo pure l’ex atalantino Castagne. Per Mateo Retegui quinto gol in Nazionale e la certezza di avere conquistato un livello di qualità mutuato dalla sua Atalanta.

Mateo Retegui, autore del secondo gol azzurro contro il Belgio (credits: X Figc)