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Volley

CBL tie-break amaro con Messina

13 Ottobre 2024

Federico Errante

Un punticino sì, il primo in campionato ma non può che rimanere un retrogusto amarognolo. La Cbl va avanti due volte, poi si fa raggiungere e superare sulla linea del traguardo. Il tie-break sorride, dopo una maratona di 2 ore e 40, a Messina che si mostra più lucida sotto lo striscione dell’ultimo chilometro e più cinica quando sembrava sull’orlo del baratro. Come quando, proprio nel momento di massimo equilibrio, Costa Volpino non sfrutta la chance per il 2-0 e cede ai vantaggi complice un ace di Diop. Peccato duplice perché, nel set d’apertura, il ribaltone era stato realizzato dalle padrone di casa sotto anche 10-15 e 12-16 prima di impattare a 18 e spuntarla 25-23. Nel terzo sono le ragazze di Cominetti che si complicano la vita avanti 12-6, raggiunta a quota 14 per un altro testa a testa risolto a 22. Nel quarto, invece, le ospiti tengono costantemente le redini rimandando la sfida per la vittoria ad un quinto parziale che conferma quanto le nostre debbano ancora lavorare sul fronte freddezza. Da 6-6 ad un mortifero 7-12 che ricaccia in gola l’urlo del PalaCbl nonostante i 50 punti in due di Zago e Buffo. Dopo lo 0-3 di San Giovanni in Marignano, lampi decisamente confortanti e la sensazione che per sbloccare quota zero nella casellina delle vittorie dopo averlo fatto in quella dei punti, serva essere spietati, continui e soprattutto trovare la vera Conceicao (3 palloni a terra in due partite, troppo poco). Occasione propizia domenica prossima alle 17 ancora in casa contro Imola. 

CBL-Messina 2-3 (25-23, 24-26, 25-22, 21-25, 9-15)

Costa Volpino: Camerini 0, Gamba 0, Dell’Orto 1, Silva Conceicao 3, Ferrarini ne, Dell’Amico 0, Fracassetti ne, Tosi 1, Zago 26, Buffo 24, Civitico 7, Brandi 5, Fumagalli 3. All. Cominetti

Akademia Sant’Anna: Norgini ne, Olivotto 13, Carraro 1, Modestino 7, Rossetto 11, Mason 18, Trevisiol 0, Caforio 0, Babtunde 3, Guzin ne, Diop 27. All. Bonafede.

I 26 punti di Valentina Zago non sono bastati ad avere ragione di Messina (photocredits: LVF)