L’Atalanta cercava i tre punti con il Celtic, che avrebbe pienamente meritato per la mole di gioco e la costante spinta offensiva profusa. Solo che nel calcio non si vince ai punti, ma contano le reti e averle solo sfiorate accresce il rammarico per il successo pieno che non è arrivato. Nel rinnovato Gewiss Stadium mancava una rocca. Ad erigerla, nei 90 e passa minuti del match di Champions, ci ha pensato il Celtic, che in verità si è difeso con ordine. Ma l’Atalanta avrebbe potuto e dovuto fare di più, con Gasperini che con i cambi le ha escogitate tutte per superare la barriera biancoverde.
Dopo una decina di minuti di sostanziale equilibrio, l’Atalanta ha marcato una netta superiorità di gioco e possesso palla costringendo di fatto il Celtic ad arroccarsi. La manovra di aggiramento della linea biancoverde ha portato a una serie di conclusioni, le più pericolose prodotte di testa, con Pasalic che ha colpito la traversa e Retegui che si è visto negare il gol da Schmeichel prima dell’intervallo. Nella ripresa gara senso unico, ma senza sbocchi.
LA CRONACA
Gasperini recupera sia Hien che Kolasinac nella difesa completata da Djimsiti e riporta de Roon in mediana accanto a Ederson, avanzando Pasalic sulla trequarti e completando il reparto offensivo con Retegui e Lookman. Sulle fasce Bellanova e Zappacosta. Il tecnico scozzese Rogers lascia in panchina l’attaccante centrale Furuhashi preferendogli Idah.
Avvio a ritmi alti, con l’Atalanta impegnata a superare la pressione portata dal Celtic. Le prime iniziative verso la porta scozzese non portano a conclusioni, tranne un pallone toccato debolmente di testa da Bellanova, mentre al 9’ Khun elude la marcatura di de Roon ma viene chiuso in ripiegamento da Ederson. L’Atalanta si accende intorno al 13’ con due azioni. Nella prima Retegui non riesce ad agganciare il pallone servitogli sottomisura da Zappacosta, a seguire combinazione tra Retegui e Lookman che calcia centralmente. Sono i cross di Zappacosta a mettere in difficoltà la retroguardia scozzese e al 18’ è Pasalic a raccoglierne uno di testa stampando il pallone contro la traversa. Il Celtic non resta a guardare e al 23’ con un tiro a giro di Engels chiama Carnesecchi alla respinta. Su capovolgimento di fronte, assist rasoterra di Zappacosta per Pasalic che prova a piazzarla con pronta risposta di Schmeichel che blocca a terra. La spinta dell’Atalanta aumenta ed è Zappacosta, su retropassaggio di Retegui, a calciare di prima intenzione con mira alta. Al 37’ nuova combinazione tra Zappacosta e Pasalic, il cui colpo di testa sorvola la traversa. Zappacosta ci riprova dal limite dell’area senza riuscire ad inquadrare lo specchio della porta, poi rieffettua un cross tagliato per la deviazione di testa di Bellanova, facile preda di Schmeichel. Al 44’, su corner di Lookman, miracolo di Schmeichel su incornata di Retegui.
Il secondo tempo si apre con una ghiotta occasione propiziata da un assist centrale di Lookman per Retegui, anticipato da Scales prima della battuta a rete. Un’azione seguita dall’ennesimo tentativo di testa di Pasalic che impatta male sul pallone. Tocca poi a Carnesecchi smanacciare un pallone velenoso calciato da Valle. L’Atalanta assedia con ordine per cercare lo spiraglio nella roccaforte scozzese. Al 10’ Hien svetta su corner di Lookman, ma angola troppo. Tre minuti dopo de Roon ruba palla al limite dell’area e impegna Schmeichel che si allunga e respinge. Prima del quarto d’ora Gasperini richiama Bellanova e Retegui, inserendo Samardzic e De Ketelaere, puntando su un fronte d’attacco più mobile e imprevedibile per la difesa del Celtic. Al 22’ spunto di De Ketelaere che chiama in causa Schmeichel. Un minuto dopo Cuadrado avvicenda Lookman, mentre nelle file scozzesi Paulo Bernardo e Furuhashi prendono il posto di Hatate e Idah. Il giro di sostituzioni prosegue. Prima della mezz’ora Palma e McCowan subentrano a Maeda e Engels. Al 33’ le ultime mosse di Gasperini con l’ingresso di Ruggeri e Zaniolo per Kolasinac e Pasalic. Infine, Forrest per Khun per completare il carosello di forze fresche in campo negli ultimi minuti. All’ultimo assalto dell’arrembaggio atalantino, il colpo di testa una spanna sopra la traversa su cross di Ruggeri. Atalanta ancora senza gol al Gewiss Stadium in Champions League, ma ancora con la propria porta inviolata dopo tre partite. E non è roba da poco.
ATALANTA- CELTIC 0-0
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 6.5 Djimsiti 6.5 Hien 6.5 Kolasinac 6 (33’ st Ruggeri 6) Bellanova 6 (13’ st Samardzic 6) de Roon 6.5 Ederson 6.5 Zappacosta 7 Pasalic 6.5 (33’ st Zaniolo 6) Retegui 6 (13’ st De Ketelaere 6) Lookman 6 (24’ st Cuadrado 6). A disposizione: Rui Patricio, Rossi, Godfrey, Del Lungo, Palestra, Vlahovic. Allenatore: Gasperini
CELTIC (4-3-3): Schmeichel 6.5 A. Johnston 5.5 Trusty 6 Scales 6 Valle 6 Engels 5.5 (29’ st McCowan 5.5) McGregor 5.5 Hatate 6 (23’ st Paulo Bernardo 6) Kuhn 5.5 (35’ st Forrest 6) Idah 5 (23’ st Furuhashi 6) Maeda 6 (29’ st Palma 5.5). A disposizione: Sinilaso, Bain, HJ Yang, Nawrocki, Raiston, Welsh. Allenatore: Rodgers
Arbitro: Peljto (Bosnia) 6 Assistenti: Ibrisimbegovi e Beljo (Bosnia). IV Uomo: Bandi (Bosnia). Var: Storks (Ger) A Var: Dingert (Ger)
Ammoniti: Jonhston
Recupero: 0, 4
Davide Zappacosta tra i più attivi e positivi; dai suoi cross le azioni più pericolose dell’Atalanta (Ph: A. Mariani)
Photogallery Atalanta-Celtic 0-0 (Ph: Alberto Mariani)