Due Ferrari sul podio del Gran Premio del Messico. La prima è quella di Carlos Sainz, dominatore della corsa dopo la pole position. Probabilmente la gara più bella della sua carriera con la monoposto di Maranello, che sta per concludersi. Sul terzo gradino c’è Charles Leclerc, scavalcato nel finale da Lando Norris (ora a -47 da Verstappen), ma autore del giro veloce conquistato sotto la bandiera a scacchi. La Rossa scatena entusiasmo sul circuito intitolato ai fratelli Rodriguez, a 2.200 metri di altezza. Red Bull ancora in difesa, con Verstappen che ha subito una doppia penalità per un totale di 20 secondi quando era stato già superato da Sainz e mentre duellava con Norris che lo sopravanzava. Ferrari che concorre per il titolo costruttori, a 29 punti di distacco dalla McLaren e con la Red Bull dietro di 25 punti. Disastrosa la gara di Sergio Perez, davanti al pubblico di casa. Verstappen ha chiuso sesto alle spalle delle Mercedes di Hamilton e Russell. A quattro gare dalla fine tutto è ancora possibile. Anche perché la Red Bull non possiede in questo finale di stagione una macchina in grado di competere per il podio.
Dopo il successo di Leclerc a Austin, dominio Ferrari con Sainz in Messico (photocredits: Scuderia Ferrari HP)