L’Atalanta ha personalità e sicurezza. E’ una squadra matura e compatta, in grado di vincere soffrendo quando occorre contro il Monza o di dare spettacolo, con palese superiorità, in uno stadio come quello di Napoli. Gian Piero Gasperini applaude la sua squadra dopo il rotondo 3-0 a Napoli, esaltando queste sue doti corali, di gruppo consolidato: “E’ stata una partita quasi perfetta, venire a giocare in questo stadio con questa personalità, contro una squadra così forte come questo Napoli, fornendo una prestazione del genere, non può che darci una spinta ulteriore. Questa squadra ha indubbiamente acquisito maggiore fiducia e sicurezza dopo la vittoria in Europa League: abbiamo un nucleo forte, lo scorso anno siamo anche arrivati quarti qualificandoci per la Champions. La nostra forza è questo nostro nucleo, poi con il mercato sono arrivati tanti giocatori nuovi, importanti: Retegui si è subito inserito, se porteremo gli altri nuovi a giocare come il nucleo che ha giocato oggi questo determinerà quali saranno i nostri obiettivi”.
Prematuro fissare obiettivi a inizio novembre e parlare ora di scudetto, ha ribadito Gasp: “Siamo all’undicesima giornata, ne mancano ancora ventisette, non possiamo fare previsioni. Chiaro che se le prossime 27 partite le giochiamo così… ma non so se riusciremo ad avere sempre questo tessuto così forte, giocando ogni tre giorni. Se riusciremo a portare i nuovi al livello del nucleo storico allora andremo avanti, ma questo lo vedremo tra un po’. Abbiamo cambiato undici giocatori in rosa, Retegui è quello che ha dato risposte immediate ma anche gli altri stanno crescendo. Molto dipenderà da loro”.
Chiosa sulla mossa tattica vincente di rinunciare nell’undici titolare al cannoniere Retegui per puntare sul jolly Pasalic da trequartista.
“La scelta di Retegui? Questo è il nostro reparto d’attacco, non sempre possiamo giocare con il tridente, ma si può essere determinanti anche uscendo dalla panchina, soprattutto in questi periodi in cui si gioca frequentemente, come lo è stato oggi Retegui”, ha concluso Gasp.
Gian Piero Gasperini a bordo campo allo stadio Maradona (Ph: A. Mariani)