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Calcio

La comunità del calcio stretta intorno a Bove

1 Dicembre 2024

Federica Sorrentino

Lo sgomento, l’apprensione e il silenzio collettivo calato allo stadio Franchi di Firenze. Diciassette minuti dopo il calcio d’inizio di Fiorentina-Inter, con gli occhi intenti a inseguire lo sviluppo dell’azione e l’anomala sequenza di un calciatore che, a distanza e a gioco in quel momento fermo, si accascia da solo. Sequenza più evidente nella sua drammaticità a chi seguiva la partita in tv, vedendo ciò che accadeva nella parte bassa del teleschermo. Il ventiduenne calciatore viola Edoardo Bove è stato circondato e coperto, oscurato, da tutti i calciatori e dagli staff sanitari delle due squadre, mentre veniva rianimato prima di essere trasferito in ospedale. Un’immagine diversa, per fortuna, dal dramma di Pier Mario Morosini, e che ha ricordato quanto accaduto agli Europei del 2021 al danese Eriksen, poi ripresosi e tornato a giocare a distanza di tempo. Ed è quello che ci si augura avvenga per Edoardo Bove.

Ciò che ha maggiormente colpito a Firenze è stato l’atteggiamento spontaneo manifestato dalle due tifoserie, consapevoli di quanto stava accadendo e umanamente coinvolte come chi era in campo. Un senso di comunità come sempre dovrebbe essere, non solo in occasione di drammi e incidenti. Rinviare la partita è stato un atto sensato e dovuto, oltre che la più onesta forma di rispetto che possa essere adottata in questi casi.

Edoardo Bove, come hanno comunicato Fiorentina e l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi, è stato soccorso in campo a seguito della perdita di coscienza occorsa durante la gara Fiorentina – Inter, e si trova in sedazione farmacologica ricoverato in terapia intensiva. “Il calciatore viola è arrivato stabile dal punto di vista emodinamico presso il pronto soccorso ed i primi accertamenti cardiologici e neurologici effettuati hanno escluso danni acuti a carico del sistema nervoso centrale e del sistema cardio respiratorio” – riporta il bollettino. Un resoconto che conforta e lascia sperare nella completa ripresa del giovane calciatore, consentendogli di tornare alla vita attiva. E’ l’augurio che il mondo del calcio rivolge a Edoardo Bove e alla famiglia viola, che nel 2018 ha vissuto la perdita del bergamasco Davide Astori e, nel marzo di quest’anno, del dirigente Joe Barone, colpito da malore poche ore prima che la Fiorentina giocasse a Bergamo. “Forza Edo, siamo tutto con te!”, il messaggio postato su X dall’Atalanta. 

Lo Stadio Artemio Franchi di Firenze (credits: ACF Fiorentina)