Un mese di rodaggio, si fa per dire, prima di entrare ufficialmente nell’organigramma dell’Atalanta per la stagione 2022-23. Di fatto, Tony D’Amico, nuovo direttore sportivo, di lavoro preparatorio ne ha tanto da fare e in questi casi l’annuncio prelude a una intensa fase di avviamento, durante la quale i momenti di confronto con le varie figure societarie serviranno a registrare l’unica lunghezza d’onda per essere perfettamente in sintonia con gli indirizzi e obiettivi. Il 42enne pescarese arriva a Bergamo dopo quattro stagioni in cui, dopo essere stato responsabile scounting, ha contribuito a disegnare la rosa del Verona dimostratasi sempre competitiva. Insomma, per il ruolo di direttore sportivo l’Atalanta ha pescato ancora nella città scaligera. Dopo Giovanni Sartori, che lasciò il Chievo per rispondere alla chiamata di Percassi, ecco Tony D’Amico che con il Verona ha ottenuto una promozione in Serie A e tre piazzamenti nella parte sinistra della classifica (due noni posti e un decimo posto), “facendosi apprezzare per la gestione e la capacità di selezione e valorizzazione dei giocatori nell’ottica di una progressiva patrimonializzazione del club” – scrive l’Atalanta sul proprio sito web. Lavorerà a fianco di Lee Congerton, preposto a pescare i talenti sul mercato estero, e Lele Zamagna, il quale proseguirà il suo lavoro prezioso nelle vesti di osservatore sempre attento oltre che, certamente, disponibile a supportare l’organizzazione societaria sportiva. Corre voce che Sartori lo avrebbe voluto con sé a Bologna, ma l’Atalanta, giustamente e sapientemente, se lo tiene ben stretto.
Tony D’Amico arriva a Bergamo dopo quattro stagioni al Verona (credits: atalanta.it)