Il 2024 è stato l’anno dell’Atalanta. Si chiudono oggi i 12 mesi più incredibili dell’intera storia orobica, con la sensazione che tutto può ancora succedere, anche se non è mai facile ripetersi. Certo, nessuno può escludere con certezza quello che può maturare sul campo, magari ci sarà un Tricolore da festeggiare oppure un percorso ancora più entusiasmante in Europa, ma al momento è giusto restare a quello che è successo e che ha mandato letteralmente al manicomio la Dea.
Prima di tutto, un bel 10 alla società Atalanta. Negli ultimi 12 mesi, Antonio e Luca Percassi insieme al socio di maggioranza Steve Pagliuca e a tutta la dirigenza hanno visto concretizzarsi una rincorsa sportiva che in tutto il mondo scrive nella pietra il nome di chi vince come di quello che merita di essere ricordato, ma che a Bergamo risulta essere semplicemente un punto di riferimento tra quanto accaduto prima e dopo. Il 22 maggio a Dublino Gasperini (voto 10) e i suoi ragazzi hanno portato a casa con il 3-0 firmato Lookman il primo trofeo europeo di sempre. Parliamo di una cavalcata che senza il black-out di Roma avrebbe reso al gruppo (voto 9,5) una lode piena ed eterna. Perché chi schianta in quel modo Liverpool e Bayer Leverkusen, in gara secca, la Juventus se la mangia. Restano 12 mesi da urlo anche grazie al ritorno in Champions League di una squadra che sul campo si è meritata poi altri applausi per quello che ha fatto nella prima edizione della nuova massima competizione europea, riuscendo pure a tenere testa a Inter e Napoli in campionato: l’Atalanta al 31 dicembre è prima in classifica e con 41 punti, dopo 11 vittorie di fila che si sono interrotte a Roma con la Lazio (1-1), e ha riscritto ancora una volta diversi suoi record. Il 2024 è stato anche quello dei capricci riusciti (vero Koopmeiners?) e di quelli mancati (complimenti al Pallone d’Oro africano Lookman per aver superato lo sbandamento estivo), ma soprattutto. e per concludere, con un altro merito enorme della società, con i conti a posto (e in positivo), la squadra migliorata e 100 milioni di euro di ristrutturazione dello stadio portata a termine. Adesso che lo vediamo finito ogni settimana sembra tutto scontato, tutto semplice. La verità è che nel 2024 sono successe cose che ci porteremo dentro per tutta la vita. Dentro e fuori dal campo.
Antonio Percassi e Gian Piero Gasperini in occasione della consegna del premio di migliore allenatore del mese di novembre (Ph: Alberto Mariani)