“Bienvenido a bordo, Wayne!”. L’ufficialità, social e unilaterale, arriva nottetempo dai profili ufficiali degli Abejas de Leon, nello stato messicano del Guanajuato. Langston, il pivottone compatto dalla grande apertura di braccia, veloce e da transizione spesso in solitaria, non è più parte del progetto tecnico della Blu Basket Treviglio, dopo essere stato fortemente voluto l’estate scorsa da coach Michele Carrea. La firma, settimana scorsa, di Davide Bruttini, stessa posizione ma caratteristiche morfologiche e tecniche diverse, oltre all’età (35), aveva lasciato soltanto subodorare il cambio di strategia, insieme del resto all’opzione in generale sull’esperienza, non ultimo l’arruolamento di un big pluriscudettato come Bruno Cerella, ex Olimpia Milano, fresco dell’ultima avventura in laguna con la gloriosa Reyer Venezia. Aggiuntosi, l’oriundo di Bahia Blanca, a un pacchetto esterni che aveva già visto l’addio di Davide Reati, il capitano, il ritorno in sella (da Napoli) della probabile maniglia titolare Pierpaolo Marini, il secondo più giovane degli acquisti coi suoi quasi ventinove autunni, l’innesto da Udine di Marco Giuri, ’88 che può occupare teoricamente tre ruoli fino all’ala piccola, e infine il fresco arrivo anche del play brianzolo del ’98 Lorenzo Maspero lasciato partire dalla Pallacanestro Sings Mantovana.
Chiamala, se vuoi, rivoluzione. Perché tale sembra e tale rimane, con la posizione di Yancarlos Rodriguez, dominicano che gioca col passaporto tricolore, a questo punto in bilico, e a dispetto dei rinnovi dell’addizione-playoff di maggio Eric Lombardi (’93, da Napoli) e dell’ex azzurro trentaseienne Brian Sacchetti, ovvero i due papabili alla partenza nello starting five da ala forte. A rivoltare l’organico come un calzino o quasi, del resto, il neo direttore sportivo ed ex general manager Euclide Insogna s’era dovuto abituare lungo la tormentata stagione 2021-2022, rinunciando prima a Giddy Potts per positività all’antidoping pre-pausa invernale e quindi al suo sostituto paisà Adam Sollazzo prima di affidare le chiavi dell’attacco a una guardia purissima come LaMarshall Corbett. Lo stillicidio di comunicati finora non ha reso possibile ricostruire le tessere di un puzzle che comunque non urge il completamento immediato, visto che la stagione inizierà a settembre inoltrato e la preparazione solo al rientro dal maxi esodo vacanziero. Il progetto tecnico, nondimeno, rispetto al precedente giro di corsa sembra ancor di più imperniato sull’anagrafe matura come garanzia di esperienza, profondità nelle varie posizioni sul parquet e soprattutto risultati. Fino a quando i due stranieri resteranno un punto di domanda? Saranno ancora piccolo e lungo? Al basketmercato delle prossime settimane l’ardua sentenza.
Langston con la maglia del Blu Basket 1971 (credits: ufficio stampa Blu Basket)