Gambe e testa ma, soprattutto, cuore. L’Atalanta deve uscire da un momento complicato, i giocatori ne sono perfettamente consapevoli e alla fine, visto che in campo ci vanno loro, giusto attendersi una risposta importante da chi indossa una maglia che ha un scritto sul colletto quello che conta davvero. “La maglia sudata sempre” non è uno slogan ma un punto di riferimento, anche se a volte sembra il contrario è giusto sottolineare che il gruppo mette dentro quello che può in ogni partita e se si può discutere la squadra sul piano tecnico e tattico, l’impegno non è oggetto di valutazione. Quello, dobbiamo essere onesti, non manca mai.
In questo momento serve seguire i fari del gruppo, ragazzi che sanno come si fa e che con quasi 1000 partite ufficiali nelle gambe in maglie nerazzurra hanno conquistato, sul campo, il diritto ad essere un punto di riferimento. Che è un merito, senza dubbio alcuno, perché considerare Marten de Roon, Rafael Toloi e Berat Djimsiti come ragazzi, prima ancora che giocatori, da prendere come esempio è nella logica delle cose. Chi come loro ha vissuto da protagonista i momenti più alti di questo ciclo conosce bene le potenzialità della squadra. I pregi ma anche i difetti. Le debolezze. Le fragilità. A Zingonia non c’è uno spogliatoio fatto tutto di giocatori che hanno le stesse doti, ci sono senza dubbio valori ma anche caratteri differenti che possono affrontare le vicissitudini di una stagione anche in modo completamente opposto.
Provate a pensare questo: la grinta e il cuore di de Roon messi dentro a De Ketelaere, che effetto avrebbero sulle partite? Lo spirito di sacrificio di Toloi donato un po’ a Samardzic? Ancora: la grinta sull’uomo di Djimsiti applicata a Daniel Maldini? Gli esempi sarebbero tanti, ognuno come detto ha le sue caratteristiche e non si vuole minimamente puntare il dito contro nessuno ma è chiaro che certi giocatori hanno la possibilità di fare di più e, in questo momento, dalla loro crescita e dal loro cambio di passo la squadra può trarre enormi benefici.
Marten de Roon, che ha tagliato il traguardo delle 300 presenze in A, e Berat Djimsiti, a quota 280 in tutte le competizioni con la maglia dell’Atalanta (Ph: A. Mariani)