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Outdoor 10 Aprile 2025di Marco Enzo Venturini

In Qatar lotta tra Martin, Bagnaia, Marquez

Una tappa cruciale per il mondiale 2025 di MotoGP, che potrebbe rappresentare una grande occasione per rimescolare le carte di un campionato fin qui dominato da Marc Marquez e la cui unica variazione sul tema è stato il ritiro del catalano in quel di Austin. È il Gran Premio del Qatar, che si terrà su una pista di Lusail che Pecco Bagnaia ha già definito a lui potenzialmente favorevole. Ma che soprattutto vivrà il debutto stagionale di Jorge Martin.

I primi tre appuntamenti stagionali si sono infatti consumati senza il campione del mondo, che inevitabilmente attirerà su di sé buona parte dei riflettori che finora si sono concentrati quasi solo su Marc Marquez. Non solo perché il detentore del titolo è per forza di cose l’uomo da battere, pur partendo da quota 0 punti in classifica (e quindi da uno scomodissimo -87 e -86 rispettivamente dai fratelli Alex e Marc Marquez), ma anche perché Martin riparte da un foglio quasi bianco. Sarà infatti la sua prima in assoluto in sella all’Aprilia: team e moto nuova per lui, tanto più che le occasioni di prendere dimestichezza con entrambi nel corso dei test invernali sono venute a mancare.

«Sono molto felice di essere tornato, ma anche nervoso – ha commentato Martin nel giovedì di Lusail -. Sono reduce da due mesi difficilissimi, e ho lavorato sodo per poter tornare. Ancora non sono al 100%, ma darò il mio massimo. Ancora sento dolore, il primo obiettivo è quello di adattarmi all’Aprilia che è cresciuta e ha tanto potenziale. Solo tra 2-3 mesi potrò capire se lottare alla pari con questi tre è possibile».

I «tre» in questione sono inevitabilmente Marc e Alex Marquez, ma anche un Pecco Bagnaia rivitalizzato dalla vittoria di Austin dopo un inizio di 2025 decisamente opaco. E il piemontese è fiducioso sul fatto che la sua crescita sia appena iniziata: «Mi piace Lusail, un tracciato su cui sono sempre stato competitivo. Ho buone sensazioni per questo fine settimana, anche perché il passo in avanti c’è stato e il lavoro fatto in Ducati è stato ottimo. Mi sento bene dopo Austin, ma non tanto per aver battuto Marc che quando è caduto stava guadagnando margine a ogni giro. Il fatto vero è che siamo cresciuti, e lo abbiamo fatto su una pista dove ho sempre fatto fatica. In Qatar invece potrebbe andare ancora meglio, in particolare nelle curve di percorrenza, in frenata e in ingresso curva».

Del resto i numeri dicono che Bagnaia e Marquez sono al momento alla pari nel loro ruolino personale in Qatar: una vittoria a testa in Moto2 e una a testa in MotoGP. Quella di Pecco è però arrivata l’anno scorso, ribaltando un pronostico che vedeva favorito il poleman Martin a cui strappò la testa della gara già nel corso del primo giro non mollandola più. Il catalano invece non sorride a Lusail addirittura dal 2014, per poi cedere il passo negli anni successivi a tutti i suoi principali rivali che si sono susseguiti nel tempo (Valentino Rossi nel 2015, e poi i vari Lorenzo, Viñales e due volte Dovizioso). Addirittura per lui non arriva un podio dal lontanissimo 2019, a ulteriore riprova di un circuito tutt’altro che amato. E quindi questo sarà per forza di cose l’anno del riscatto: suo, in caso di exploit, o di chiunque altro nel caso in cui il gradino più alto del podio gli sfugga ancora una volta. Con la possibilità, qualora a realizzarsi sia questo secondo scenario, di riaprire per davvero un mondiale che dopo le prime due gare stagionali sembrava già virtualmente chiuso.

Marc Marquez e Pecco Bagnaia tornano a duellare con Jorge Martin, all’esordio stagionale in MotoGP (credits: Ducati Corse)