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Eventi 17 Aprile 2025di Eugenio Sorrentino

Al Panathlon passato e futuro del Volley Bergamo

La pallavolo femminile è nata a Bergamo. E’ un’autentica schiacciata l’incipit di Andrea Veneziani, amministratore unico di Volley Bergamo 1991, nella serata dedicata dal Panathlon Club Mario Mangiarotti Bergamo allo storico e plurititolato sodalizio rossoblù, nella cornice della trattoria di Giuliana D’Ambrosio, dove lo sport è il condimento ai prelibati piatti della tradizione. E la pallavolo in salsa orobica entra a buon diritto dove si respira la passione per l’Atalanta, perché il Volley Bergamo da quattro stagioni prosegue il cammino fulgido iniziato proprio nel 1991 e che, dalla metà degli anni ‘90 fino al 2015 ha portato in dote 8 scudetti, 7 Champions League, 6 coppe Italia e 6 supercoppe italiane. Per inciso, i primi due scudetti furono vinti nel dopoguerra dall’Amatori Bergamo, con un successivo alloro tricolore dell’Alzano Lombardo nel 1977. Ma la casacca rossoblù, quella più prestigiosa, è stata indossata da autentiche leggende del volley femminile, che hanno rappresentato l’Italia ai massimi livelli internazionali e, in tante, contribuito alla conquista di un titolo mondiale nel 2002. Da Paola Paggi a Francesca Piccinini, da Eleonora Lo Bianco a Anna Vania Mello, Simona Ranieri, Darina Mifkova e Paola Cardullo. A loro sicuramente si ispira Linda Manfredini, 19 anni il 14 maggio prossimo, autentico talento nel ruolo di centrale, presente alla serata del Panathlon in rappresentanza di un roster che ha sorpreso tutti nella stagione appena conclusa, andando al di là delle aspettative.

“Non stiamo ancora giocando una finale, ma prima o poi torneremo a farlo – ha detto Andrea Veneziani – Dopo la salvezza in extremis del 2024, abbiamo rilanciato le nostre ambizioni varando un progetto triennale. Dovevamo solo salvarci, invece abbiamo disputato i playoff e partecipando alla fase di qualificazione alla Challenge Cup”. Esplicito, come sempre Andrea Veneziani, accanto ai dirigenti rossoblù Chiara Rusconi, Paolo Bolis, Stefano Rovetta e al responsabile marketing Patrick Lardo, e all’assessore allo sport del Comune di Bergamo, Marcella Messina. Risultati ottenuti con un budget pari al 20% di quello di squadre come Conegliano e Milano che giocano per lo scudetto. Ma anche con la soddisfazione di annoverare il coach Carlo Parisi nello staff della Nazionale guidata da Velasco, che ha convocato il libero Martina Armini. Senza contare che Linda Manfredini, prossima alla maturità scolastica dopo avere guadagnato piena fiducia sul parquet e desiderosa di rimettersi in gioco per alzare l’asticella nel roster rossoblù, volerà in Indonesia per il campionato del mondo U21.

In attesa del nuovo palazzetto dello sport cittadino, il Volley Bergamo ha trovato accoglienza al PalaFacchetti di Treviglio, tornando a giocare a Bergamo in occasione di una partita di cartello con la corazzata Conegliano alla Chorus Life Arena. “Tante società, perso lo sponsor principale, sono scomparse. Bergamo è riuscita non solo a sopravvivere, ma a rilanciare la tradizione pallavolistica femminile”. La chiosa di Veneziani è un assist al mondo del Panathlon, che ha salutato l’esordio da arbitro di pallavolo della sedicenne Ilaria Reduzzi, in una serata che ha visto Giuliana D’Ambrosio, padrona di casa in veste di panathleta, mettere la sciarpa rossoblù sul cuore atalantino.

Giuseppe Pezzoli, presidente Panathlon Club “Mario Mangiarotti” Bergamo, Giuliana D’Ambrosio e Linda Manfredini (credits: Pernice Editori)

Photogallery serata Volley Bergamo 1991 al Panathlon Club “Mario Mangiarotti” Bergamo (credits: Pernice Editori)