Milano, 24°
Eventi 28 Aprile 2025di Eugenio Sorrentino

Alessandro Vanotti e il nobile ruolo di gregario

Dodici anni a servizio dei più grandi campioni del ciclismo professionistico. Alessandro Vanotti, bergamasco classe 1980, ciclista professionista dal 2004 al 2016, ha deciso di raccontare, in una biografia scritta con Federico Biffignandi per Bolis Edizioni, la sua carriera di gregario eccellente, che è anche una lezione di vita per il ciclismo giovanile di oggi. Il libro, dal titolo emblematico “Gregario, la mia vita al servizio dei campioni”, pone all’attenzione una delle figure più nobili del ciclismo. Un pò come il mediano nel calcio. La presentazione della pubblicazione, nella Biblioteca dello Sport “Nerio Marabini” di Seriate, ha richiamato protagonisti del mondo del ciclismo (Flavio Giupponi, GB Baronchello, Paolo Tiralongo, Stefano Tomasini professionista cresciuto nelle file della Unione Ciclistica Bergamasca, l’ex ds Gianluca Valoti) e tanti sportivi, tra cui Lara Magoni, europarlamentare e argento mondiale di slalom nelle vesti di delegato provinciale CONI, Mattia Casse campione di sci, vincitore di un SuperG in Val Gardena e appassionato di ciclismo, l’ex pugile Luca Messi, il pluricampione di moto d’acqua Michele Cadei. Nomi che hanno voluto rendere omaggio a chi ha avuto il merito di raccontarsi e ripercorrere la carriera di fedele scudiero del capitano di turno che Alessandro Vanotti ha interpretato con umiltà e sacrificio. Introdotto dal giornalista Paolo Marabini, ideatore della Biblioteca dello Sport, ha detto di sentirsi un gregario nella vita. “Mi sono cucito addosso questo ruolo. Di solito sono i campioni a scrivere i libri, non i gregari”.  “Il ruolo del gregario è quasi evangelico – ha replicato Federico Biffignandi, autore della biografia a quattro mani – perché la carriera viene completamente dedicata all’altro”. Una vocazione che continua a praticare con il suo Vanotti Cycle Team, e il libro è un piccolo testamento sportivo per i giovani ciclisti. Il gregario ideale? Colui che è “forte al posto giusto, nel momento giusto”. Un principio che vale per chi desidera trovare un posto in gruppo o nella vita di tutti i giorni. Ecco, dunque, che attraverso aneddoti e racconti di carriera, il libro diventa quasi testamento sportivo, ripercorrendo gli inizi con gli allenamenti in bicicletta dopo il lavoro da muratore, le vittorie da dilettante e il salto tra i professionisti grazie a Gianluigi Stanga, che ha visto in lui le doti da gregario con qualifica di regista. Alessandro Vanotti ha accompagnato le vittorie di Vincenzo Nibali al Giro e al Tour, dopo la sua unica vittoria individuale, a Bergamo, nel 2007, al termine dell’ultima tappa della Settimana Lombarda, il primo Giro d’Italia vinto con Danilo Di Luca e a seguire quello del 2010 al fianco di Ivan Basso con la super prestazione nella decisiva Bormio-Tonale. Vanotti c’è quando Fabio Aru vince la Vuelta nel 2015, per finire con la personale soddisfazione di indossare la maglia di miglior scalatore al Giro d’Austria 2016. Nel libro “Gregario”, la figura di Alessandro Vanotti si staglia sullo sfondo come un atleta che riesce a portare tutta la sua vicenda umana all’interno del suo ruolo professionale.

Il volume “Gregario”, biografia di Alessandro Vanotti scritta a quattro mani con Federico Biffignandi, esposto nella Biblioteca dello Sport “Nerio Marabini” (Ph: Pernice Editori)

Alcuni momenti della presentazione del libro alla Biblioteca dello Sport “Nerio Marabini” (Ph: Pernice Editori)