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MIAMI, FLORIDA - MAY 02: Sprint Pole qualifier Andrea Kimi Antonelli of Italy and Mercedes AMG Petronas F1 Team celebrates in parc ferme during Sprint qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Miami at Miami International Autodrome on May 02, 2025 in Miami, Florida. (Photo by Bryn Lennon - Formula 1/Formula 1 via Getty Images)
Outdoor 3 Maggio 2025di Marco Enzo Venturini

Kimi Antonelli un italiano in pole position

Comunque vada, la storia della Formula 1 è già riscritta. La pole position centrata da Andrea Kimi Antonelli nella Sprint Race di Miami non ha precedenti nella storia, e certifica l’inarrestabile ascesa di un prodigio delle quattro ruote che ha tutte le carte in regola per vestire i panni del campione affermato in grande anticipo rispetto anche alle più rosee aspettative sul suo conto. Che già erano decisamente alte, ma assolutamente ben riposte. E che il diciottenne bolognese sta oltretutto onorando con un atteggiamento contemporaneamente umile e determinatissimo che lo rendono una grandissima speranza, nostrana e non solo.

Il tempo di 1.26:482 fatto registrare a Miami (che peraltro coincide al momento con il record assoluto del tracciato della Florida) non è peraltro frutto del caso, ma è stato costruito passo dopo passo in un venerdì perfetto da parte di Antonelli. Che, su un circuito completamente nuovo per lui, già dal Q1 aveva fatto intuire che una nuova giornata storica fosse a portata di mano. A impresa compiuta, poi, si è lasciato andare all’inevitabile e giustificata gioia via radio con il team, per poi ritrovare però quasi immediatamente la consueta sobrietà. Intanto ancora una volta Toto Wolff si era personalmente speso per fargli i complimenti in mondovisione, ma il più consapevole di tutti sembrava proprio Kimi in persona. Nonostante la sua impresa sia senza precedenti.

Anche se si tratta di una Sprint Race e non di un Gran Premio vero e proprio, infatti, in Formula 1 non si era mai visto un poleman così giovane. E dire che Antonelli aveva parecchio tempo per prendersi questo primato: prima di lui il più precoce di sempre era stato Sebastian Vettel ai tempi della Toro Rosso. Quando ci riuscì a Monza nel 2008, però, aveva 21 anni, 2 mesi e 11 giorni: Kimi ci è riuscito a 18 anni e 8 mesi. Senza dimenticare peraltro che a 18 anni, 7 mesi e 11 giorni aveva già battuto il primato di un certo Max Verstappen per l’età più tenera di un pilota in testa a una gara di Formula 1 e autore di un giro veloce: era successo appena un mese fa a Suzuka.

L’Italia può esultare, anche perché il nostro Paese da lunghissimo tempo non sogna per le imprese in Formula 1 di un nostro connazionale. Basti dire che erano più di 25 anni che non mettevamo a referto nemmeno una pole position: lo fece Giancarlo Fisichella al Gran Premio del Belgio 2009 su Force India. Ma Antonelli sembra in grado di competere ben presto per vittorie (l’ultimo che ci riuscì con continuità fu Riccardo Patrese nel 1992) e in prospettiva anche titoli mondiali. Una sensazione che il Belpaese non respira dal 1985, quando ci provò Michele Alboreto, e che addirittura non centra dal 1953. Cioè dall’ultimo trionfo di un certo Alberto Ascari.

In tutto questo, Antonelli continua a stupire anche per il profilo basso che mai ha realmente abbandonato. «Mi è venuto tutto naturale, e questo mi rende particolarmente felice. La qualifica è stata molto intensa, ma il mio ultimo giro lo ritengo eccezionale. E non me l’aspettavo. Sono però riuscito a mettere tutto insieme, su una pista che non conosco e su cui mi sono trovato bene sin dal primo giorno. La mia fiducia nella Mercedes cresce sempre di più e sono contento, ma ora sono soprattutto concentrato su domani. Vogliamo ripeterci, per fare ancora meglio», sono state le sue dichiarazioni a caldo a «Sky Sport». E proprio questo aspetto aiuta a capire lo spessore di un pilota pronto a diventare campione.

Kimi Antonelli esulta dopo avere fatto segnare il tempo migliore in qualifica al volante della Mercedes. L’ultimo pilota italiano a riuscirci era stato Giancarlo Fisichella al Gran Premio del Belgio 2009 su Force India (photocredits: Mercedes-AMG Petronas F1 Team)