C’è poco da fare in Superbike, dove il livello di Nicolò Bulega e della sua Ducati sembrano troppo superiori rispetto a chiunque altro. Lo dimostra il weekend di Cremona, dove arriva una tripletta talmente schiacciante da lasciare poco spazio alle recriminazioni degli altri. A partire da Toprak Razgatlioglu e Alvaro Bautista, che in tutti e tre i casi si prendono rispettivamente la seconda e la terza piazza: il primo tenendo a galla la BMW, il secondo portando avanti il suo recupero dopo l’infortunio di un anno fa. Chi esce pesantemente ridimensionato dal fine settimana di gara disputato a qualche decina di km di casa è Andrea Locatelli, che paga il suo errore del sabato e una Yamaha che di certo non lo supporta come il selvinese vorrebbe.
Lo spettacolo di Cremona sta quasi esclusivamente nella voglia di Razgatlioglu di contendere a Bulega un dominio difficilmente contrastabile. E così in Gara 1 il turco della BMW prova a strappare al rivale la vittoria con una battaglia di sorpassi e controsorpassi che in realtà si esaurisce solo dopo 6 giri: è questo il momento in cui l’emiliano cambia passo e va a vincere in solitaria. Locatelli era già ampiamente uscito dalla contesa: già attardato per la penalizzazione di tre posizioni rimediata in qualifica quando aveva ostacolato Danilo Petrucci, il suo sabato si era concluso con un’amara caduta. Per lui, finora autentico metronomo del campionato, si tratta del primo arrivo non a punti in Superbike da inizio stagione.
Situazione identica o quasi anche in Superpole Race, con i primi tre giunti al traguardo esattamente come al giorno prima e Razgatlioglu che se non altro limita il divario da Bulega al di sotto del secondo e mezzo. Si conferma Bautista, ancora a podio precedendo Sam Lowes, mentre è solo parziale la ripresa di Locatelli. Che va a punti, si conferma il primo portacolori della Yamaha, ma è solo settimo: in questo modo eguaglia i peggiori risultati del 2025, quelli del debutto a Phillip Island.
Ancora peggio però va in Gara 2, che presenta un andamento decisamente simile a quella del sabato per quanto riguarda il duello per la vittoria: Razgatlioglu ci prova, battaglia con Bulega, ma si deve arrendere dopo alcuni giri quando la Ducati rompe gli indugi e lo semina grazie soprattutto a una superiorità incontrastabile per quanto riguarda la velocità di punta e un’efficienza in frenata che la comunque ambiziosa BMW non riesce ad eguagliare. Peggio ancora vanno le cose in Yamaha, con il povero Locatelli che a inizio gara prova a mettere nel mirino almeno il quinto posto, divenuto in corso d’opera il sesto e poi il settimo. Alla fine il bergamasco è costretto a chiudere ottavo, superato con irrisoria fatica anche dalle Honda di un ottimo Lecuona e di Vierge. Chiaro che, con queste premesse e in queste condizioni, sognare una nuova Assen diventi estremamente difficile. “E stato un weekend davvero difficile per noi, purtroppo non abbiamo ottenuto alcun risultato positivo qui a Cremona – ha dichiarato Andrea Locatelli – Abbiamo cercato di partire da posizioni avanzate sulla griglia di partenza, ma questo non conta, perché anche quando ho fatto un’ottima partenza in Gara 2 è stato difficile rimanere li. Dobbiamo valutare cosa è successo e come migliorare.”
Andrea Locatelli al box sul circuito di Cremona (credits: andrealocatelli55 – Yamaha Racing – World SBK)