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NITTO ATP FINALS 2024 Torino 10/11/2024 Jannik Sinner Foto Giampiero Sposito
Tecnica 7 Maggio 2025di Riccardo Bisti

Jannik Sinner il ritorno dell’icona sportiva

I tre mesi lontano dal tennis hanno fatto capire a Jannik Sinner di non essere soltanto uno sportivo, bensì un’icona. Sebbene il carrozzone del tennis continuasse a girare mentre lui era fermo ai box per la sospensione concordata con la WADA per la celeberrima positività al clostebol, l’interesse attorno a lui non si è mai spento. Anzi, se possibile, è aumentato. I suoi sponsor non hanno mai pensato di abbandonarlo, e ogni sua mossa è stata oggetto di attenzione maniacale, quasi morbosa. È così anche a Roma, laddove gli Internazionali BNL d’Italia rappresentano il suo rientro alle competizioni. Le telecamere lo hanno intercettato sin da quando è arrivato a Ciampino e non l’hanno mai mollato. Al primo allenamento sul Campo Centrale, insieme a Jiri Lehecka, c’erano migliaia di persone. E allora il rientro di Sinner nel circuito mondiale assume un valore che trascende la vicenda agonistica: comunque vada sul campo (l’esordio è previsto per sabato 10 maggio e c’è attesa per i dati d’ascolto RAI, che può trasmettere un match al giorno e ovviamente non si farà sfuggire quelli di Sinner), il suo rientro ha fatto gettare le flebili maschere dell’opinione pubblica: Jannik è il personaggio per eccellenza, il più amato dagli italiani, per citare un mitico spot con Lorella Cuccarini. Nemmeno lui si spiega l’amore che ha saputo attirare, al punto da rendere il tennis un fenomeno mainstream. Oggi tutti parlano di racchette, dritti, rovesci e palle break: sarà per la sua educazione, l’atteggiamento mai sopra le righe, nessuna parola fuori posto. Noi crediamo che dipenda soprattutto dai risultati: l’Italia del tennis non aveva mai avuto un numero 1 del mondo, nessuno capace di vincere così tanto, e su tutte le superfici. 

Se vinci è più facile che la gente si immedesimi in te: era accaduto con Alberto Tomba e Valentino Rossi, che però avevano avuto il loro picco in epoca pre-social. Da quando gli algoritmi dettano le priorità della nostra esistenza, Sinner è il primo sportivo italiano a godere di così grande popolarità. A lui non interessa granché, visto che – già lo scorso anno – aveva creato una sorta di bolla protettiva, a cui possono accedere solo i familiari e i membri del suo staff. Fanno un lavoro straordinario, perché sembra proprio che Jannik riesca a non percepire appieno il fanatismo nei suoi confronti. Lo potrà respirare al Foro Italico, laddove è certo il pienone e un tifo da stadio, una risposta popolare alle vicende extra-tennis che molti hanno visto come un torto, se non una vera e propria ingiustizia. “Non ho grandi aspettative per questo torneo” ha detto nella conferenza stampa di presentazione. L’obiettivo è il Roland Garros, uno dei due Slam che non ha ancora conquistato, forse il più difficile sul piano tecnico. E qui diventa importante ascoltare chi conosce il tennis, che di certo non si farà condizionare da un’eventuale sconfitta prematura (Sinner esordirà contro il vincente di Navone-Cinà, poi potrebbe trovare gente ostica come Alejandro Davidovich Fokina e Francisco Cerundolo). Le sconfitte generano reazioni “di pancia”, ma il tennis non è uno sprint: è una maratona che permette di fare i conti soltanto a fine carriera. I numeri di Sinner sono già da record, ma lui ha appena 23 anni e orizzonti infiniti. La missione di Sinner non è tanto vincere a Roma, o centrare chissà quale obiettivo di tappa. Il suo obiettivo deve essere a lungo termine. Jannik Sinner può (deve?) diventare il più grande sportivo italiano di tutti i tempi. Roma 2025 è soltanto il primo passo di un percorso tutto nuovo.

Jannilk Sinner saluta il pubblico delle NITTO Finals di Torino (foto Sposito/FITP)