Sono parecchi i numeri che ruotano attorno ad Atalanta-Roma. Dopo la vittoria del Milan contro il Bologna, i nerazzurri a quota 68 punti sono formalmente certi di entrare in una delle competizioni europee della prossima stagione. I felsinei sono aritmeticamente alle spalle visto che hanno 62 punti e sono sotto negli scontri diretti, la Fiorentina potrebbe appaiare la Dea e siccome c’è equilibrio nelle due gare che hanno opposto bergamaschi e toscani in stagione si guarda la differenza reti: + 40 per l’Atalanta, +18 per la Fiorentina. Chiaro che la differenza è abissale ma non impossibile da colmare, i Viola hanno la possibilità di recuperare 22 gol anche se non ce la faranno. Ecco perché non si parla ancora di aritmetica.
Tutto questo vale se l’Atalanta non farà più nemmeno un punto, in caso di pareggio tra Atalanta e Roma (bergamaschi a 69, giallorossi a 64) lo sguardo andrebbe verso il risultato di Lazio-Juventus, entrambe a quota 63 e di fronte nel tardo pomeriggio all’Olimpico: se vincesse la Lazio, a 69 la Dea sarebbe certa anche dell’Europa League visto che la Juventus (ferma a 63) è dietro ai bergamaschi negli scontri diretti. Ultima opzione, la più importante: l’Atalanta a 71 punti con un successo sulla Roma sarebbe aritmeticamente in Champions League.
Quella di lunedì sera è anche la partita dei numeri tondi. Si giocherà la 50esima gara stagionale, si va alla ricerca del 100esimo gol stagionale con il terzetto Retegui-Lookman-De Ketelaere che è a quota 59 marcature totali e cerca il “centro” numero 60. Insomma, di motivi per fare gol e un risultato importante al cospetto di chi non perde, altro numero interessante, da 19 gare di fila in campionato sono veramente parecchi. E scorrendo i protagonisti del match, curioso rilevare come due dei quattro giocatori di A che non hanno finora saltato nemmeno un minuto di campionato giochino nella Roma: Svilar e Ndicka hanno giocato finora 35 partite su 35 e non sono mai usciti dal campo.
La formazione dell’Atalanta scesa in campo allo U Power Stadium di Monza (Ph: A. Mariani)