Come ogni anno l’Atalanta non ha voluto mancare nel dare il suo supporto, con i suoi tesserati, all’Accademia dello Sport per la Solidarietà, che sta distribuendo sul territorio bergamasco tre milioni di fondi raccolti per sostenere chi porta aiuto a persone in situazioni di fragilità. Presente come sempre il tecnico Gian Piero Gasperini, che ha devoluto a questa associazione il ricavato dei premi ricevuti e il gettone di presenza ad alcuni eventi e ha poi partecipato agli incontri del 49esimo torneo di tennis.
“È straordinario quello che fa l’Accademia per lo Sport per il territorio bergamasco. Anni fa ho avuto la fortuna di incontrare questa meravigliosa associazione, siamo diventati grandi amici e questo ci permette di fare cose importanti per la solidarietà.” Gasperini ha voluto rimarcare con la sua presenza il suo legame con l’Accademia e con Bergamo: “In questi nove anni si sono creati legami stretti con la città. Tengo particolarmente alla mia cittadinanza onoraria, un regalo di Gori: devo essere un buon esempio per tutti visto il riconoscimento che mi hanno dato. Il mio legame con Bergamo non si interromperà mai, è qualcosa di viscerale. Poi c’è il calcio, lo sport, questo è innegabile, ma per me qui è come essere a casa”.
Inevitabile un passaggio sul suo prossimo futuro: “Ho un contratto con l’Atalanta anche per l’anno prossimo e con la proprietà, con il presidente Percassi, c’è un grande rapporto. Ora pensiamo all’ultima partita di domenica seracontro il Parma. Poi dopo aver chiuso la stagione, magari anche dopo la partita, ci sarà il modo per confrontarci su quello che è stato, sul futuro, dovremmo avere tutti gli stessi obiettivi e la stessa mentalità, quella esiste, e affrontare le problematiche che ci sono state quest’anno, affrontarle e poi decidere il futuro“.
Chiosa sulla stagione che si sta chiudendo: “Essere arrivati a giocarci le ultime due partite con il terzo posto e la qualificazione Champions già al sicuro, averlo fatto con due settimane di anticipo, significa che i ragazzi si sono superati e hanno fatto qualcosa di straordinario. Questi ragazzi hanno rifatto l’ennesima stagione straordinaria”.
Presenti al torneo di tennis, oltre al fidato vice Tullio Gritti, anche Charles De Ketelaere e il capitano Marten De Roon. Ormai bergamasco d’adozione dal 2015. “A Bergamo si vive molto bene, qui c’è un legame e un’appartenenza unica tra squadra e città. Io qui mi sono sentito subito a casa e infatti non me ne sono mai andato via”. San Martino ha confermato che il suo futuro prossimo è ancora da giocatore, per un paio di stagioni, senza escludere poi una nuova carriera da allenatore. “Vorrei giocare un altro paio di anni, ma poi non so se sono pronto per fare l’allenatore, però quando avrò finito di giocare vorrei fare il corso”.
Marten de Roon e Charles De Ketelaere con Giovanni Licini, cui si deve la nascita dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà, e l’ex giudice di sedia di tennis Carlo Bernardes (credits: ufficio stampa Accademia dello Sport per la Solidarietà)





Gian Piero Gasperini, Marten de Roon e Charles De Ketelaere sui campi dei Tennis Vip alla Cittadella dello Sport (credits: ufficio stampa Accademia dello Sport per la Solidarietà)