La carriera di tiratore di Graziano Borlini, bergamasco di Ardesio originario di Gorno, ha toccato il punto più alto alla vigilia dello spegnimento delle 66 candeline. Gli hanno sorriso i Campionati mondiali di tiro a volo specialità Fossa universale, giunti alla 43ª edizione, che ci sono conclusi domenica 3 agosto a Roma, con la conquista dell’oro di categoria veterani, l’oro a squadre e l’argento assoluto. Il bottino italiano nella manifestazione iridata ammonta a 5 ori, 5 argenti e 2 bronzi. Risultato a cui ha contribuito anche Rachele Amighetti, ventottenne di Costa Volpino, bronzo tra le Ladies con 181 piattelli su 200, preceduta solo dalla francese Arnaudeix (183) e dalla britannica Bright (182). Rachele è stata decisiva anche per l’argento a squadre dietro alla Francia. Graziano Borlini, insieme al messinese Vincenzo Triscari, ha realizzato il punteggio più alto della competizione, 196/200, offrendo spettacolo durante lo shoot-off per l’oro e l’argento, concluso per +25 a +19 per l’atleta siciliano. Terzo dopo il primo dei quattro giorni di gare, Borlini è sempre stato avanti a tutti: totale 196/200 (primato personale), e domenica 3 agosto non ha sbagliato un colpo (50/50), facendo segnare il miglior punteggio tra tutti i 374 partecipanti (di 16 nazioni diverse), prima di perdere lo spareggio per la classifica generale. Per Borlini, come detto, insieme all’argento assoluto è arrivato anche l’oro tra i Veterani, ulteriore conferma della qualità agonistica raggiunta dalla Squadra Nazionale italiana. Il team dei Veterani formato da Graziano Borlini, Roberto Coppiello e Francesco Pollicino di di Messina si è meritato l’oro iridato con il punteggio di 569/600 surclassando l’equipe francese, ferma a 544/600 e quella australiana, 522/600.
Graziano Borlini, a sinistra, festeggia l’argento assoluto e l’oro tra i veterani (credits: FITAV)