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Outdoor 24 Agosto 2025di Marco Enzo Venturini

Sei Giorni Enduro, Italia insegue la Francia

Il Day 1 della Sei Giorni Enduro 2025, ospitata da Bergamo e provincia per la prima volta dal 1986, va agli archivi con tante emozioni, un autentico bagno di folla e qualche piccolo fuori programma, dovuto in gran parte al maltempo che ha condizionato le gare previste per l’attesissima giornata di domenica 24 agosto. Restano comunque le impressioni altamente positive di cui si sono resi protagonisti i piloti orobici Francesca Nocera e Manuel Verzeroli, ma più in generale l’Italia che pure partiva con un handicap frutto della prestazione non certo memorabile nell’edizione 2024 della prestigiosa «Olimpiade della moto».

Un anno fa, infatti, gli Azzurri si erano ritirati sia nel World Trophy che nel Junior Trophy, un risultato che ha costretto l’Italia a partire nelle retrovie pur davanti al pubblico di casa in quel di Bergamo. Oltretutto, delle tre prove del Day 1 della Sei Giorni di Enduro, che andavano ripetute due volte e il cui terreno era stato martoriato dalla pioggia del mattino, chi partiva dopo ha trovato maggiori difficoltà rispetto ai primi partecipanti in ordine cronologico. Nonostante questo, però, i tempi migliori sono andati al capitano Andrea Verona e a Samuele Bernardini, capace di ripetersi anche in occasione della quarta prova. Ottime infine le ultime due, entrambe andate a Verona davanti rispettivamente a Bernardini e a Morgan Lesiardo.

Il vantaggio iniziale ha tuttavia fatto gioco alla Francia, che va al riposo dopo la prima giornata davanti a tutti, avendo completato il tracciato in terra orobica con un tempo di 2 ore, 11 minuti, 24 secondi e 31 millesimi. L’Italia è però già al secondo posto, ottimo viatico nell’ottica del ritorno in pista di lunedì 25 agosto, peraltro sullo stesso tracciato della giornata di debutto della Sei Giorni di Enduro. Per gli Azzurri il tempo da recuperare è di 34”10, ed è facile immaginare che il Day 2 sarà tutto incentrato su questo obiettivo. Ottima anche la prestazione delle Donne, quinte soprattutto grazie alla bergamasca Francesca Nocera che ha concluso al quarto posto assoluto. In classifica comandano gli Stati Uniti, poi Australia, Francia e – a pari ritardo dalle Azzurre – la Gran Bretagna. «Giornata difficile per il meteo, completare tutte le prove non è stato impresa da poco. Ma mi sono comportata bene, ed è stata una giornata davvero emozionante con tutto il tifo che c’era lungo le piste», sono state le sue sensazioni a caldo.

Chi ha però incantato senza mezzi termini nella domenica bergamasca della Sei Giorni di Enduro sono stati i più giovani. Il Trofeo Junior vede infatti l’Italia davanti a tutti, grazie in particolare alle performance di Kevin Cristino e Manuel Verzeroli, che pur costretti come i pari età a correre su un terreno martoriato dai precedenti passaggi dei concorrenti più esperti hanno strappato il primo e secondo posto assoluti. Il vantaggio sulla Francia, seconda in questa particolare categoria, è già di 43”11. «Sono molto soddisfatto per questo risultato. A causa della pioggia le prove speciali si sono rivelate molto toste. Ma siamo riusciti a fare tutto bene, ora aspettiamo domani».

«La prima giornata, a causa del forte temporale della mattinata, si è rivelata piuttosto impegnativa – ha commentato Cristian Rossi, commissario tecnico della Federmoto -. Il meteo ha profondamente condizionato la situazione delle prove speciali, visto che si partiva in base alla classifica dell’anno scorso e ci siamo trovati molto indietro. Nonostante le condizioni al limite, però, abbiamo concluso il Day 1 della Sei Giorni di Enduro in maniera davvero superlativa. Questo discorso vale peraltro per tutte le categorie. Siamo però solo all’inizio, i ragazzi continueranno a dare il massimo e noi li supporteremo tenendo le dita incrociate». Entusiasta un simbolo dell’enduro orobico come Tullio Pellegrinelli: «Il pubblico si è dimostrato esagerato e caloroso sui tracciati. Sappiamo che a Bergamo sono tutti appassionati di enduro, e ora l’Italia è seconda nel World Trophy dietro alla Francia. Ma loro hanno sfruttato soprattutto la seconda e la terza speciale, è lì che hanno dato distacchi importanti agli altri». Chissà che il lunedì delle moto in terra bergamasca non racconti una storia diversa e ancora migliore per i colori azzurri…

Andrea Verona in una foto d’archivio della Sei Giorni Enduro (credits: FIM International Six Days Enduro)