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Outdoor 21 Settembre 2025di Redazione

Sfortuna per la 4×100 con Alessia Pavese ultima frazionista

Epilogo triste delle staffette veloci azzurre ai mondiali di atletica leggera a Tokyo. Se la spedizione italiana può festeggiare il medagliere migliore di sempre (un oro, quello di Furlani nel lungo, tre argenti e tre bronzi, con Nadia Battocletti sul podio dei 5 e 10mila), è andata decisamente male al quartetto maschile della 4×100, mentre al femminile si può parlare di mera sfortuna. Partiamo dalle donne, non foss’altro che l’ultima frazionista era Alessia Pavese da Villa di Serio, portacolori dell’Aeronautica Militare. Quando ha ricevuto il testimone, nell’ultimo tratto della curva che immette al rettilineo finale, il risultato era già compromesso, a causa dell’infortunio occorso in prima frazione a Vittoria Fontana, costretta quasi a fermarsi in curva per un problema alla coscia sinistra. Gloria Hooper è riuscita comunque a prendere il testimone, passato poi a Dalia Kaddari e Alessia Pavese. Italia solo sesta posizione in un poco significativo 49.41 nella batteria vinta dalla Giamaica (41.80). Peccato davvero, perché le azzurre avevano le carte in regola per accedere alla finale. Obiettivo che sarebbe stato centrato senza l’infortunio muscolare della prima frazionista. La ventisettenne bergamasca Alessia Pavese avrebbe meritato di raccogliere qualche soddisfazione in questa edizione dei mondiali, ma si è dovuta accontentare, con le compagne, di uscire a testa alta. 

Sesta in batteria ed eliminazione che per la 4×100 maschile, con Fausto Desalu, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Matteo Melluzzo in 38.52 mentre l’ultimo tempo utile è il 38.34 della Francia, ma la gara degli azzurri è stata condizionata da un contatto con il Sudafrica. Al cambio, in quinta corsia, Jacobs ha urtato il primo frazionista sudafricano Shaun Maswanganyi al suo esterno, in sesta, rischiando di cadere. E’ rimasto in piedi, ma anche in questo caso il risultato è stato compromesso. Il ricorso azzurro è stato poi respinto. 

Sulla pista di Tokyo, Alessia Pavese ha raccolto il testimone quando il risultato era stato già ampiamente compromesso dall’infortunio alla prima frazionista (Ph: archivio Grana/Fidal)