Milano, 15°
Salute 27 Settembre 2025di Federica Sorrentino

Più assistenza oncologica con l’Accademia dello Sport per la Solidarietà

La Casa di Cura San Francesco di Bergamo amplia la propria capacità di assistenza oncologica: le postazioni dedicate ai trattamenti di chemioterapia sono salite a 16, grazie alle nuove quattro inaugurate con il sostegno economico dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà guidata da Giovanni Licini. Un potenziamento importante per una struttura che, già nell’aprile 2024, aveva aperto 12 linee di infusione, permettendo di curare fino a 30 pazienti in più a settimana. Un risultato ottenuto in sinergia con l’Ospedale Papa Giovanni XXIII, con cui la clinica mantiene un rapporto stretto e operativo. La San Francesco ha ora una sala infusioni da 16 posti, inclusi spazi rinnovati per l’accoglienza dei pazienti. “Un servizio fondamentale – ha spiegato il dottor Antonello Quadri, responsabile dell’oncologia – che ci consente di far fronte ai casi oncologici in aumento con la nuova sala infusioni e 16 posti”. Il contributo dell’Accademia conferma il legame dell’associazione con il territorio. “Tutto nasce – ha ricordato Licini, fondatore e patron dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà – quando tre anni fa il dottor Quadri ha chiesto aiuto alla nostra associazione. Poche strutture private aprono reparti di oncologia, la San Francesco l’ha fatto. Tutti dobbiamo dare una mano e mi auguro che le istituzioni migliorino il più possibile le strutture sanitarie pubbliche e sostengano le cliniche private a investire nell’oncologia”.

Solo nell’ultimo anno l’Accademia ha devoluto 300mila euro a favore della sanità bergamasca, dopo aver superato il traguardo dei 3 milioni raccolti in quasi cinquant’anni di attività. Anche i vertici delle strutture sanitarie hanno sottolineato il valore della collaborazione. “La sinergia nella ricerca e nel lavoro tra pubblico, privato e associazionismo gioca un ruolo chiave nella prevenzione e nella cura delle malattie oncologiche”, ha osservato Francesco Locati, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII. Durante l’inaugurazione non sono mancati gli interventi della politica. Il Consigliere regionale Roberto Anelli, vicepresidente della Commissione permanente Sanità di Regione Lombardia, ha annunciato: “Dall’anno prossimo vorremmo erogare dei finanziamenti strutturali direttamente alla San Francesco, senza dover passare dal presidio pubblico”. Una promessa accolta con favore anche dall’Assessora regionale alle infrastrutture e alle opere pubbliche Claudia Terzi, che ha auspicato un sostegno concreto ad “attività meritevoli di aiuto come la Casa di Cura San Francesco”. Il Consigliere regionale Davide Casati ha richiamato l’importanza della prevenzione: “Ogni euro investito per attività preventive equivale a quasi tre euro risparmiati nella cura”. L’Assessora comunale alle politiche sociali Marcella Messina ha sottolineato il ruolo dell’Accademia, descrivendola come vicina al territorio e capace di realizzare iniziative difficilmente attuabili senza il suo supporto.

Infine, un richiamo al valore della ricerca e della personalizzazione delle cure. “Grazie agli investimenti nella ricerca si possono migliorare cure e prevenzione”, ha ricordato Maurizio Radici, Presidente dell’Associazione Oncologica Bergamasca. Monsignor Giulio Dellavite, Segretario Generale della Curia di Bergamo, ha invece citato Freud per ribadire che “se un medico cura due pazienti allo stesso modo, in uno dei due casi sbaglia, perché c’è una differenza tra la potenzialità della medicina e la cura”. Con le nuove postazioni, la San Francesco conferma la propria vocazione nel campo oncologico, affiancando il sistema sanitario pubblico e offrendo risposte concrete a un bisogno in crescita.

L’inaugurazione delle nuove quattro postazioni per il reparto di chemioterapia della Casa di Cura San Francesco, svoltasi venerdì 26 settembre 2025 (credits ufficio stampa Accademia dello Sport per la Solidarietà)