Finisce 1-1 all’Allianz Stadium tra Juventus e Atalanta, un risultato che conferma la solidità della squadra di Juric. “Stiamo crescendo tanto, siamo in una fase di rinizio e questo punto fuori casa ci rende felici. Ora ci concentriamo sulla Champions e sulla prossima di campionato” ha sottolineato a fine gara Marco Carnesecchi, player of the match. Pasalic ha poi analizzato così il pareggio: “All’inizio abbiamo sofferto un po’ il loro gioco, ma quando segni il gol alla fine del primo tempo ti puoi concentrare sul secondo tempo. Abbiamo sofferto, sì, ma abbiamo creato anche diverse situazioni. Prendiamo questo punto e guardiamo alla prossima partita”. Carnesecchi ha sottolineato come quello della Juventus sia un ambiente che piace tanto, aggiungendo che giocare all’Allianz Stadium è sempre molto affascinante. “Tre punti facevano comodo, però anche il pareggio ce lo portiamo a casa volentieri” ha detto. Parlando di record, in tutto il 2025 solo una squadra è uscita imbattuta dallo stadio della Juventus due ed è l’Atalanta. “Bisogna continuare così. Come ha detto Marco è un nuovo inizio, un nuovo ciclo, e penso che siamo sulla buona strada” ha commentato Pasalic. Infine, riguardo la Champions, il centrocampista nerazzurro ha affermato: “Adesso abbiamo la partita in casa e dobbiamo prendere i punti. Non è stata una grandissima gara a Parigi, ma adesso dobbiamo concentrarci sul Bruges e dobbiamo prendere questi punti che ci servono”.
Soddisfatto anche Berat Djimsiti, nella conferenza stampa del post partita, che ha sottolineato l’atteggiamento della squadra: “Tutta la squadra ha difeso molto bene e tutti hanno corso l’uno per l’altro. La concentrazione è stata molto alta. Contro una squadra così forte non è facile quando ti attaccano ogni 15/20 secondi, ma questa è stata la cosa più positiva di questa sera”. Il difensore albanese ha poi speso parole importanti per il giovane Ahanor, sempre più integrato: “Sta facendo molto bene. Fin dall’inizio si è inserito molto bene. È un giovane molto intelligente e molto avanti, non sembra che abbia 17 anni perché gioca già con esperienza. Quello che impressiona di lui è la fisicità, importante per l’età che ha. Può solo che migliorare e diventare più forte”.
Il pareggio di Torino rappresenta dunque un’altra prova di maturità per l’Atalanta, capace di reggere il confronto con una Juventus aggressiva e determinata. La Dea conferma di avere carattere, compattezza e consapevolezza.