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Calcio 7 Ottobre 2025di Fabio Gennari

Atalanta pronta a beneficiare della difesa al gran completo

Presto, molto presto, in difesa varrà il motto “Una poltrona per due”. E non parliamo del celeberrimo film di John Landis del 1983 con Eddie Murphy che la sera della vigilia di Natale viene mandato in onda, da anni, ed è diventato un “must” delle feste. Qui si disquisisce della difesa dell’Atalanta, lo schieramento a 3 che era, è e resta il preferito di mister Juric contro il Como ha avuto a disposizione una scelta per posizione visto che c’erano Djimsiti, Hien e il giovane Ahanor, ma presto sarà tutto raddoppiato. Ai box ci sono Kossounou, Scalvini e Kolasinac, tra la gara contro la Lazio e (probabilmente) quella di Udine (1 novembre) potrebbero essere nuovamente tutti a disposizione con un’abbondanza inedita che starà al tecnico di Spalato sfruttare al meglio. Ruotando gli uomini, gestendo le forze ma buttando anche un occhio (molto attento) alle caratteristiche tecniche degli avversari. 
Ad inizio stagione, sulla carta, i titolarissimi sembravano Kossounou, Scalvini e Hien. In attesa di Kolasinac. Djimsiti era considerato il cambio sicuro, complessivamente si è sempre ragionato su 5 difensori pronti più Ahanor. Il tema, tuttavia, è che il più piccolo della comitiva (classe 2008) ha saltato a piedi pari tutte le gerarchie e non è folle, ad oggi, pensare che dietro l’Atalanta debba schierare l’ex Genoa e altri due compagni. Nessuno si scandalizzi, abbiamo estremizzato il concetto per dire che l’Atalanta dopo la sosta (o poco oltre) avrà a disposizione 6 giocatori per 3 posti, riducendo ai minimi con una semplice operazione algebrica, torniamo alla già citata “poltrona per due”. 
Sul piano delle caratteristiche tecniche e tattiche, l’Atalanta in difesa è un interessante “melting pot” pallonaro. Non capita così spesso di vedere un centrale che più centrale non si può (Hien), un braccetto che può giocare in mezzo (Djimsiti), un centrocampista applicato alla difesa (Scalvini) ed un difensore che si sgancia in avanti senza paura di giocarla in verticale (Kossounou) oltre a due marcatori che sull’uomo concedono pochissimo, sia giocando d’esuberanza e senza paura dell’anticipo (Ahanor) che garantendo esperienza e un mancino molto educato (Kolasinac). Tutti possono migliorare, tutti possono interscambiarsi e le combinazioni possibili sono parecchie. Ci saranno partite a sufficienza per vederli all’opera, servirà la mano di ciascuno di loro con Juric (e l’Atalanta) che aspettano solo di beneficiarne. 

Giorgio Scalvini, esultante dopo il gol al Lecce il 14 settembre scorso, ha iniziato a svolgere allenamento individuale in campo (Ph: A. Mariani)